Formia / Settore urbanistica paralizzato, pochi gli introiti nelle casse comunali: scoppia il caso in maggioranza

Formia Politica

FORMIA – I conti li ha portati uno dei esponenti della maggioranza di provata esperienza ed affidabilità amministrativa. Gerardo Forte ha attraversato dal 1989 in poi l’intero “mare magnum” della sinistra formiana, dal Pci al Pd frequentando naturalmente (e a fatica) gli approdi del Pds e dei Ds. Forte parla poco ma quando lo fa si documenta alla fonte con i numeri. La sua sortita nell’ultima seduta della commissione urbanistica, convocata per ricevere il parere sul progetto di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione della nuova scuola secondaria di 1° grado “V. Pollione” e della nuova palestra della scuola primaria “E. De Amicis” e secondaria “V. Pollione” attraverso demolizione e ricostruzione degli edifici esistenti, ha creato un mix di imbarazzo e di incredulità nelle file della maggioranza di cui fa parte.

A suo dire la ripartizione urbanistica lavora talmente poco e male che dal gennaio 2020 ha permesso alle casse del comune di Formia di introitare poco più di 20mila euro provento dei titoli concessori e autorizzazioni rilasciate. Questo danaro non sarebbe servito per pagare per un solo mese gli stipendi alla dirigente, Annunziata Lanzillotta,ai funzionari e a tutti i dipendenti. La situazione non è delle migliori e Gerardo Forte ha ricordato ai colleghi di maggioranza e, indirettamente, al sindaco Villa – presente ai lavori della commissione urbanistica – che non saranno rispettate “assolutamente” le previsioni in entrata nel bilancio di previsione 2020 che naturalmente sono state già impegnate sul piano finanziario. La ripartizione urbanistica non sta definendo più –come dovrebbe – le pratiche edilizie avanzate dai cittadini (condoni, sanatorie e i semplici permessi a costruire) e la carenza dell’organico, dopo due anni di mandato amministrativo, non può essere più un alibi, una giustificazione. Gerardo Forte ha chiesto l’intervento diretto del sindaco Villa perchè – a suo dire – questa situazione è diventata insostenibile. Pratiche presentate ai sensi degli ultimi due condoni devono essere ancora esaminate e vagliate ed il comune – che dovrebbe agire come un’azienda privata – incassa poco e male. Sul banco degli imputati è finito anche l’operato della dirigente Lanzillotta che il neo sindaco Villa nel novembre 2018 ha assunto a tempo determinato (prestava servizio presso l’analoga ripartizione del comune di Latina) ai sensi dell’articolo 110 del decreto legislativo 267/2000.

A gettare benzina sul fuoco, poi, ci ha pensato anche il gruppo consiliare della Lega che in una nota ha lamentato un’altra gravosa circostanza: molti cittadini sono sul piede di guerra perché la ripartizione urbanistica è aperto sempre con il contagocce. “E’ pur vero che i vari Dpcm hanno consentito e consentono il prosieguo dello smartwarking ma crediamo che sia giunto il momento di iniziare ad aprire al pubblico sempre rispettando le dovute misure contingentate – ha dichiarato il capogruppo leghista Antonio Di Rocco – Chiediamo pertanto al Sindaco di intervenire sul disagio venutosi a creare e trovare una soluzione entrando nel merito del problema”.

Intanto è decisamente incandescente la vigilia del consiglio comunale di Formia che torna a riunirsi lunedì pomeriggio per quella che apparentemente è una seduta tecnica ma è la prima dopo il terremoto – le dimissioni degli assessori di “Ripartiamo con voi” Lino Forte e Alessandra Lardo, la dichiarazione di questa componente di garantire “soltanto” un appoggio esterno e la dichiarazione di indipendenza del capogruppo “Formia Vinci” Antonio Capraro – che ha agitato poche settimane fa le fragili fondamenta dell’amministrazione comunale del sindaco Paola Villa. “Formia città in comune”, pare su input dello stesso primo cittadino, ha redatto un documento che potrebbe significare molto sulla vita futura dell’amministrazione formiana. Contiene una sorta di piattaforma programmatica che dovrebbe caratterizzare la seconda parte della consiliatura civica. Se il presidente del consiglio comunale Pasquale Di Gabriele si è trincerato in un diplomatico “no comment”, il coordinatore politico di “Ripartiamo con voi” (la lista civica cui è destinato il documento) Joseph Romano ha confermato tutto: “I nostri consiglieri comunali Dario Colella, Ida Brongo e Lino Martellucci sono stati convocati dal sindaco alle 17.15 di lunedì 28 settembre (l’orario d’inizio del consiglio comunale è fissato un quarto d’ora più tardi) per ritirare questo documento che qualcuno ci vuole sottoporre”. La componente Costiana della maggioranza non firmerà alcuna intesa di fine consiliatura. “Il metodo seguito continua ad essere sbagliato in partenza. Non possiamo firmare nulla quando nessuno ha chiesto un nostro contributo per capire quello che questa amministrazione dovrebbe fare nei prossimi due anni e mezzo. Un programma c’è ed è sottoposto con successo all’elettorato alle amministrative del 2018. Non c’è bisogno di altro e le priorità di adesso sono quelle di due anni fa”. “Ripartiamo con voi” non vuole compiere alcuna marcia indietro anche dopo le irrevocabili dimissioni degli assessori Lino Forte e Alessandra Lardo ma annuncia che parteciperà regolarmente ai lavori consiliari di lunedì pomeriggio. Soprattutto perché il quarto punto all’ordine del giorno -Intervento di realizzazione della nuova scuola secondaria di 1° grado “V. Pollione” e della nuova palestra della scuola primaria “E. De Amicis” e secondaria “V. Pollione”, attraverso demolizione e ricostruzione degli edifici esistenti – Approvazione progetto di fattibilità tecnica ed economica e apposizione vincolo preordinato all’esproprio – è troppo importante anche in prospettiva di una prossima scadenza elettorale anticipata. “Nessuno di noi – ha aggiunto Romano – intende accollarsi la responsabilità di perdere un maxi finanziamento (ottenuto dalla quarta Giunta Bartolomeo) necessario da migliaia di famiglie formiane”. Ma nell’agenda consiliare compaiono anche significativi debiti fuori bilancio e Ripartiamo con voi intende timbrare il cartellino: “Le sentenze della magistratura (del giudice di pace di Gaeta) emesse a favore di alcuni cittadini vanno soltanto rispettate. Ma c’è l’incognita del danno erariale? Se dovesse essere ipotizzato si andranno a individuare le dovute responsabilità”.

I principali nodi la maggioranza del sindaco Villa dovrà scioglierli tra novembre dicembre quando dovrà dimostrare di essere autosufficiente per approvare l’assestamento al bilancio 2020 ed il previsionale 2021. Se non lo sarà, il ricorso anticipato alle urne sarà inevitabile. Da un fronte ad un altro. Il presidente del consiglio comunale Pasquale Di Gabriele il 22 settembre ha inviato una Pec al dissidente capogruppo di Formia Vinci Antonio Capraro, lo stesso che annunciava la volontà “di lasciare la maggioranza “ e di dichiararsi “indipendente”. Il presidente Gabriele – come era stato da noi annunciato – aveva invitato Capraro a chiarire la sua posizione perché “necessaria ai fini della corretta composizione delle commissioni consiliari”. La tesi dell’avvocato Di Gabriele: la posizione di “indipendente” non è “prevista nel nostro Regolamento del Consiglio Comunale… ci faccia la cortesia di chiarire se appartiene alla maggioranza o alla minoranza”. Domenica pomeriggio il consigliere Capraro da Bologna (dove lavora come infermiere) ha risposto a Di Gabriele sempre utilizzando la posta elettronica certificata. L’ha fatto anticipando un aspetto politicamente fondamentale: passa definitivamente all’opposizione e pertanto la sua ex maggioranza sarà costretta a modificare la composizione delle cinque commissione di cui faceva parte sinora. E la conclusione cui è giunto è impietosa: “Caro presidente,colgo con attenzione la richiesta di chiarimento giuntami via Pec e le ripeto quello che ho già detto al sindaco Villa in un incontro del 15 settembre scorso. Non ci sono piú i presupposti indispensabili per poter continuare questo percorso. Confermo, pertanto, di voler lasciare la maggioranza consiliare e di comunicare il passaggio a gruppo di minoranza”. C’eravamo tanto amati, ora non più…