Formia / Smottamento di Via delle Fosse, la protesta dei residenti

Attualità Formia Top News

FORMIA – Impossibilitate a raggiungere le rispettive abitazioni perchè l’unica strada di accesso è impraticabile. E’ l’incredibile situazione che si trovano a vivere dal 21 dicembre scorso i 24 nuclei familiari residenti in uno dei complessi Ater in via delle Fosse a Formia. Il loro “calvario” è iniziato a cause di un’ondata di maltempo che provocò il crollo di un muro che sovrasta l’alveo del rio Fresco. Da quel giorno a 70 persone, tra cui 6 minori, 19 ultra 60enni, 13 malati con patologie gravi e 6 portatori di handicap gravi , è negata ormai l’unica strada di accesso alle proprie abitazioni.

Le auto devono rimanere parcheggiate in modo disordinato a circa 200 metri dall’ingresso e i cittadini devono proseguire a piedi attraversando un pericoloso cantiere aperto a ridosso delle sponde del torrente facilmente esondabile in caso di piogge. Nonostante ciò, negli ultimi sei non è stato predisposto neppure un minimo piano di transito per i mezzi di soccorso, di emergenza o di evacuazione, cosi come non è stato messo in sicurezza l’unico varco pedonale d’accesso al complesso abitativo, che rimane di fatto un cantiere abbandonato a cielo aperto. Questo grido d’allarme è contenuto in una petizione inviata, tra gli altri, al Prefetto di Latina Trio, ai Vigili del Fuoco, alla Polizia Provinciale, all’Asl di Latina, all’Ater, al sindaco Villa e all’intero consiglio comunale di Formia in cui viene definita gravissima la situazione qualora ci fosse un’emergenza sanitaria. Già si è verificato che le ambulanze non hanno potuto raggiungere l’edificio e il personale di soccorso è dovuto arrivarci con le barelle in mezzo al cantiere della strada franata, con grave rischio per richiedenti soccorso e soccorritori.

Per i firmatari della petizione “i pochi, costosissimi e visibilmente inutili, interventi di somma urgenza eseguiti dall’attuale amministrazione comunale, non hanno apportato alcuna soluzione o miglioramento delle condizioni. Ad oggi registriamo una totale inerzia da parte dell’amministrazione comunale, nonostante esista la disponibilità a reperire fondi pubblici per risolvere – in tempi ristretti – questa grave situazione di disagio. Abbiamo infatti constatato nostro malgrado che vengono anteposti interventi per opere pubbliche comunque costosi, ma di gran lunga meno urgenti di quello qui descritto”. Da qui la richiesta, in considerazione della “gravità della situazione che stanno vivendo le famiglie che abitano il complesso Ater di via delle Fosse”, ad individuare e adottare “quanto prima ogni provvedimento utile e necessario a velocizzare la soluzione di questa drammatica situazione”.

Che serva un vero e proprio piano di fattibilità lo ribadisce l’assessore per chiedere i finanziamenti al Ministero dell’Interno ed il blocco provocato dal Covid ha provocato un ritardo per la redazione di un progetto da sostenere sul piano economico. Durissimo il commento del sindaco Paola Villa: “La situazione del complesso di via delle Fosse è figlia di 20 anni di non-amministrazione. Alle spalle di questo fabbricato è stato realizzato un alto e monumentale muro di contenimento sul quale è stato realizzato un parco residenziale. Questo muro di contenimento per il suo peso ha avuto a che fare con il dissesto idrogeologico verificatosi lungo gli argini del Rio Fresco e le conseguenze tocca a noi affrontarle quando invece non bisognava autorizzare la realizzazione di quel muro. Stop”.