Latina / Forza Italia e Italia Viva chiedono al Governo la riapertura delle attività commerciali

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LATINA – Coraggio. E’ quello che serve al Governo nazionale per prendere in considerazione e poi rendere esecutiva l’apertura immediata di bar, ristoranti, pizzerie, parrucchieri, centri estetici e stabilimenti balneari. A chiederlo è senz’altro l’uomo politico più rappresentativo della provincia di Latina,il senatore e coordinatore regionale di Forza Italia Claudio Fazzone che, senza peli sulla lingua, azzarda una previsione per alzare le saracinesche che di queste attività: “Già dalla prossima settimana”. Il parlamentare di Fondi naturalmente precisa quelle che devono essere le premesse necessarie, “le precauzioni dovute e le cautele previste nei protocolli”, ma chiama in causa in governo nazionale ad osare di più per concludere la drammatica esperienza del lockdown: “Piccoli e medi imprenditori nonché i titolari di partita Iva non possono più attendere. Il commercio, le imprese, sono pronti; i mercati, che lavorano in spazi aperti, avrebbero potuto organizzarsi, con tutti gli accorgimenti necessari e nel rispetto delle normative, dei consumatori e degli stessi esercenti, a riprendere il lavoro. Cosa si sta aspettando? La chiusura delle imprese?”

Claudio Fazzone

Il blocco è totale e, dunque, i guadagni sono vicini allo zero ed il Senatore Fazzone conferma quanto ha dichiarato nei giorni scorsi, primancora della presentazione e pubblicazione dell’ultimo Dpcm, da parte del premier Conte: “Molte aziende con il protrarsi di questa situazione, anche se verranno fissate, speriamo al più presto, le date delle riaperture, non ce la faranno a ripartire. Per loro, come pure per gli altri imprenditori, occorre da subito stanziare contributi a fondo perduto. C’è necessità di garantire risorse e ristoro di fatturati che le imprese non recupereranno più” E la proposta di Forza Italia è antica quanto il mondo: “In questo momento è importante accelerare e sburocratizzare – ha ripetuto il Senatore azzurro – gli aiuti previsti già nel precedente decreto: dalla liquidità alle imprese ai bonus affitti che tardano ad arrivare. L’esecutivo peraltro deve tenere conto nel fissare le regole per la fase 2 della situazione sanitaria nelle diverse realtà locali. Penso al Lazio ed in particolare ai gestori degli stabilimenti, che non sanno se e come ripartire. Non è pensabile che ad oggi non siano ancora state definite le linee guida per consentire di poter organizzare la prossima stagione balneare ai concessionari degli stabilimenti. Occorre dargli certezze. Dunque non si perda tempo ulteriore. Si riapra già la prossima settimana”.

Renato Archidiacono ed Elisa Giorgi

A formalizzare l’analoga richiesta è un’altra forza politica che, contrariamente a Forza Italia, fa parte della compagine governativa nazionale. Italia Viva rinnova le sue perplessità circa la decisione di posticipare l’apertura a giugno dei parrucchieri, barbieri e dei centri estetici,una categoria “che sta pagando, al pari delle altre, un prezzo altissimo a causa di questa emergenza sanitaria che viviamo”. A dichiararlo sono i coordinatori provinciali del partito di Matteo Renzi, Renato Archidiacono ed Elisa Giorgi, convinti assolutamente di avere “tutte le cautele necessarie nei confronti del coronavirus” ma altrettanto preoccupati del fatto che, passata la crisi sanitaria, “alcune saracinesche restino abbassate. Non è problema solo del titolare che chiude ma è un impoverimento delle nostre strade, è una perdita economica e sociale per le nostre città. Vanno programmate e messe in campo tutte le misure necessarie per consentire a tutte le categorie di poter ripartire. Siamo al fianco di questi lavoratori che vivono nell’incertezza e dubbio del domani – hanno concluso Archidiacono e Giorgi – Per questo abbiamo chiesto che, in sicurezza, con tutte le precauzioni necessarie e tenendo conto della curva dei contagi, i parrucchieri potessero riaprire prima, in linea con le altre attività commerciali. Bene i segnali mostrati nelle ultime ore da Governo e Regione Lazio in questo senso. Speriamo e chiediamo che presto tale decisione sia ufficializzata”.