Formia / Manutenzione dei viadotti di proprietà comunale, affidato l’incarico

Formia Politica

FORMIA – Presto alcuni viadotti che attraversano il centro urbano e il litorale di ponente di Formia saranno oggetto di una necessaria e inderogabile manutenzione. La Giunta municipale ha atteso l’approvazione del piano triennale delle opere pubbliche che, licenziato prima dalla Giunta in febbraio e ora dal consiglio comunale, prevede un opportuno restyling di alcuni viadotti di proprietà comunale, il cui stato di salute ha destato non poco a desiderare mettendo a repentaglio la loro sicurezza e fruibilità. Si tratta di ponti che caratterizzano il discusso tracciato urbano della strada Litoranea o meglio il tratto iniziale della strada regionale Flacca, dalla zona antistante l’Ospedale “Dono Svizzero” sino al torrente Pontone, ai confini con il comune di Gaeta, attraversando la darsena della torre di Mola, di quella de “La Quercia”, della zona archeologica del “Muro di Nerva”, di via Tommaso Costa, di via Tonetti e di via Olivella.

In questo elenco manca il cavalcavia più malconcio, Ponte Tallini, l’arcata che collega la centralissima via Vitruvio alla zona d’imbarco di Molo Azzurra e alla stessa strada Litoranea, in direzione sud. Ma una ragione c’è: il suo recupero, molto complicato sotto il profilo ingegneristico, è stato affidato ad un accademico di fama nazionale che peraltro ha più volte richiesto al Comune di provvedere per il suo risanamento statico dopo anni di incuria. La Giunta per questi otto viadotti ha incaricato una brava professionista di Latina, l’architetto Beatrice Locci, che con il Comune di Formia vanta un’apprezzata collaborazione, per approntare un progetto comune di manutenzione. La Giunta Villa vuole fare in fretta anche perché – come ha osservato l’assessore alle Opere Pubbliche del Comune di Formia, Pasqualino Forte – i finanziamenti ci sono, 417mila euro per l’annualità 2020 e 767mila per il triennio 2020-2022, fondi rimodultati a rimpinguati rispetto a quelli previsti per il 2019 (149mila euro) e per il triennio 2019-2021 (499mila euro). Il tecnico incaricato dovrà, in effetti, censire gli interventi di messa in sicurezza di cui necessitano queste strutture viarie per quantificare e, soprattutto, qualificare le opere da realizzare, semmai facendo ricorso a finanziamenti di provenienza regionale e governativa.

Lo sblocco di questa empasse scaturisce da un quesito posto lo scorso ottobre dal gruppo consiliare di Forza Italia: il Comune di Formia perché non rilascia le autorizzazioni per alcuni casi di trasporto eccezionale e invece per altri è così prodigo e generoso? Questo interrogativo campeggiò in un’nterrogazione che il gruppo consiliare azzurro inviò al sindaco Paola Villa e al segretario generale Alessandro Izzi per rimarcare un diniego che il 3 ottobre scorso era diventato anche l’argomento di un mirato accesso agli atti formalizzato presso il Comando di Polizia locale del comune. I consiglieri comunali Eleonora Zangrillo, Gianluca Taddeo e Tania Forte prima di ricevere le carte richieste capirono qualcosa visionando alcuni documenti sottoscritti dall’allora dirigente del settore Opere Pubbliche del comune, l’architetto Annunziata Lanzillotta che, a fronte delle “numerose richieste del Comando di Polizia locale finalizzate al rilascio del parere per l’autorizzazione per Trasporto Eccezionale”, aveva detto di no perché “a causa delle recenti condizioni metereologiche che hanno investito il territorio comunale tra la notte del 22 e il 23 settembre scorso (quando era stata attivata lo stato di calamità naturale) occorre verificare le condizioni di sicurezza dei viadotti insistenti nel territorio del Comune di Formia”. Forza Italia ha appurato che ad ottobre 2019 le richieste di trasporto eccezionale presentate dallo scorso aprile al Comune erano state 12, di cui 9 inevase e 3 evase.

Sul capitolo manutenzione dei numerosi viadotti insistenti sul territorio comunale il consiglio comunale in sede di approvazione del bilancio di previsione 2019 e di quello triennale delle opere pubbliche aveva dato mandato per la progettazione definitiva della manutenzione dei viadotti sul territorio comunale ma soltanto il 17 settembre si è volto il sorteggio pubblico per la designazione degli operatori da invitare alle procedure negoziate per l’affidamento della progettazione definitiva della manutenzione dei viadotti sul territorio comunale ma “dopo ben sei mesi – rimarcarono i consiglieri azzurri – dall’indirizzo dettato dal Consiglio Comunale”. Il gruppo di Forza Italia si era detto consapevole che il completamento dell’iter di affidamento della progettazione definitiva della manutenzione dei viadotti necessiti “ancora di diverso tempo” ma – è l’altra faccia della medaglia – “gli operatori economici non possono aspettare i lunghi tempi che l’amministrazione pubblica adotta per dare delle risposte”. Da qui una pioggia di chiarimenti posti al sindaco Paola Villa, uno su tutti: perché alcune autorizzazioni sono state rilasciate tempestivamente ed altre no? Se non è stato seguito un ordine cronologico per il rilascio delle autorizzazioni, quale logica è stata utilizzata? Di fatto alcune autorizzazioni sono state evase “molto tempestivamente ed altre ancora giacciono sulla scrivania sebbene protocollate in date precedenti a quelle evase”. E poi perché le domande di autorizzazione con massa eccezionali inferiori o uguali al carico massimo sopportabile in sicurezza della infrastruttura, come previsto dalla normativa, “non vengano evase con tempestività – si leggeva ancora nell’interrogazione di Forza Italia – Se il peso di carico dichiarato risulta essere inferiore o uguale a quello degli autoarticolati o autosnodati che quotidianamente solcano le strade del nostro territorio non ci è dato capire il perché del blocco delle autorizzazioni aggiungono i consiglieri Zangrillo, Taddeo e Forte – Vogliamo poi conoscere i tempi per il completamento della procedura che porti alla presentazione dei progetti esecutivi. E questo anche per motivi di sicurezza dei cittadini tutti e capire , inoltre, se le divisioni delle competenze interne all’Ente Comune possano essere dettate da una nota tra settori, nella parte in cui un dirigente dà indicazioni procedimentali ad un altro dirigente, in assenza di regolamenti interni.”

Insomma l’amministrazione Villa era stata espressamente invitata a “non bloccare ulteriormente le poche attività commerciali che insistono e resistono sul territorio comunale, prevedendo autorizzazioni più celeri, che vengano rilasciate in modo tempestivo cosi come previsto dalla legge e che tengano conto della massa degli automezzi, dal momento che spesso questi non hanno massa superiore ai mezzi di trasporto che circolano quotidianamente sulla via Flacca”. L’interrogazione del gruppo consiliare di Forza Italia sollecitava, in conclusione, “diversa sensibilità dell’ente comune verso le imprese del territorio, che con tanti sacrifici garantiscono centinaia di posti di lavoro” e l’autorizzazione al regolare esercizio dell’attività di trasporto non necessita di voli pindarici. O almeno… Ora più che mai nelle battute iniziali della Fase 2 dell’emergenza Covid 19.