Formia / Biagio Attardi nominato assessore al bilancio dal sindaco Paola Villa

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FORMIA – Dopo averla diretta durante le gestioni dei due sindaci Michele Forte e Sandro Bartolomeo, Biagio Attardi, 70 anni compiuti l’8 aprile scorso, tornerà a guidare – ora sul piano politico – la ripartizione economico-finanziaria del comune di Formia. Il sindaco Paola Villa ha deciso di puntare sull’ex dirigente comunale attribuendogli la nomina di assessore al bilancio nel corso di una riunione di maggioranza svoltasi in collegamento remoto. Ha informato la coalizione che sostiene la sua Giunta di voler sostituire (dopo quasi un anno) l’assessore dimissionario Fulvio Spertini con l’attuale delegato al personale prendendo contestualmente atto della rinuncia a rivestire quel ruolo di Antonio Meschino, lo stesso che aveva rivelato del “favore” chiestogli dalla professoressa Villa effettuando un giro d’orizzonte tra tantissimi amici che lo stimano ed apprezzano sul piano umano e professionale.

LA RINUNCIA DI ANTONIO MESCHINO
Agli ambienti politici il suo nome non dice nulla (o almeno), a quelli imprenditoriali, economici e delle professioni tanto. Di Formia e dell’intero Golfo. Antonio Meschino, mancato consigliere comunale alle amministrative del 2018 per la lista “Formia città in comune”, è un apprezzato funzionario dell’Agenzia delle Entrate di Formia dopo esserlo stato presso la sede provinciale di Latina. Il suo cognome è pesante, ha fatto la storia della sinistra e del sindacalismo cittadino e comprensoriale. Papà Franco è ed è stato responsabile della zona del Sud pontino della Cgil e dirigente del Pci con un’attuale simpatia (naturalmente) nei confronti del Pd. Meschino junior aveva chiesto un “paio di giorni di tempo per decidere”. Alla fine la risposta al sindaco Villa è stata la seguente: “Paola, ti ringrazio. Ma non posso accettare in quanto non riesco a conciliare gli impegni lavorativi e familiari con quelli politici”. Meschino la verità l’aveva detta a metà: i suoi impegni di responsabilità presso la sede del sud pontino dell’Agenzia delle Entrate non gli consentono di assumere a tempo pieno l’assessorato al bilancio del comune in una duplice e delicata fase storica: se i conti dell’ente non godono di buona salute si è aggiunta l’emergenza Coronavirus con le sue prime e devastanti conseguenze di natura economica e sociale. Meschino, che godeva della fiducia personale del sindaco Villa, ha confidato a tanti amici presenti in maggioranza – uno su tutti è l’ex Pd Giovanni Costa, da tempo in rotta di collisione con la maggioranza e con i vertici dell’esecutivo – che in questo momento avrebbe preferito fare l’esperienza da consigliere comunale (è tra i primi non eletti della lista “Formia Città in comune) non avendo un largo ombrello politico che potesse sostenere il suo incarico assessorile. Si è trattato di una legittima perplessità alla luce del solco – come detto – venutosi a creare tra Costa e appunto l’”amico” Antonio. Alla prossima.

BILANCIO AFFIDATO A BIAGIO ATTARDI
La soluzione “B” per il sindaco Villa era già pronta: il delegato al personale Biagio Attardi. Non è stato difficile per il primo cittadino investirgli dell’incarico di assessore – la nomina con un decreto sarà formalizzata a giorni – perché Attardi è considerato, insieme all’attuale assessore alle attività produttive e al turismo Kristian Franzini, tra i fondatori nel 2012 del progetto civico-elettorale che nel 2018 ha consentito alla professoressa Villa di vincere le elezioni amministrative e di sfiorare cinque anni prima l’approdo in consiglio comunale. Attardi nel Comune di Formia ha attraversato due epoche, storiche e politico-amministrative, a conferma di essere stato un burocratico sempre a disposizione di chi frequenta la stanza dei bottoni. Prima con Michele Forte e poi con Sandro Bartolomeo che l’ha promosso a dirigente a tutti gli effetti. Ora ci prova, sedendosi direttamente in Giunta con Paola Villa che probabilmente ha mancato un’altra e opportuna occasione di aprirsi alla città e alle sue articolazioni sociali ed economiche. Attardi nella ripartizione finanziaria del Comune ha trascorso molti suoi anni della carriera professionale ma non molti lo ricordano per attivismo e partecipazione da quando – nell’autunno 2018 – è stato nominato “gratuitamente” dal sindaco delegato al personale. Biagio Attardi, in effetti, ha tanti altri hobby, come tutti, dopo la meritata pensione. Uno su tutti è il teatro amatoriale. Fa parte della compagnia “Il Focolare” che sulla sua pagina web lo ricorda così: “Biagio Attardi pensionato, dopo aver concluso il suo percorso lavorativo come dirigente nella amministrazione comunale di Formia; è sposato con Carmela in lui c’è il giusto mix tra il carattere schivo e quello estroverso, e la sua nobiltà d’animo ne fa sì che, sia sempre disponibile a tendere una mano, dal materiale al morale; proprio ciò, gli ha reso possibile calcare per la prima volta il palcoscenico. Coltiva con amore le piante del suo terrazzo e spesso si diletta a cucinare primi piatti, dove la fà da padrone il concetto esasperato della pasta cotta al dente (quasi cruda).”

POLITICHE SOCIALI AL VICESINDACO CARMINA TRILLINO
Mentre sta per iniziare la fase due dell’emergenza Coronavirus, a giorni la Giunta municipale di Formia tornerà ad avere il suo plenum dei componenti o meglio torneranno ad essere attribuite le deleghe, importantissime, che al momento ha avocato a sé il sindaco Paola Villa. L’aveva fatta intendere lo stesso primo cittadino coordinando, in video conferenza, la penultima riunione di maggioranza, la prima dopo la polemica approvazione del bilancio di previsione 2020. E incalzata da tempo da alcune anime della sua coalizione e, indirettamente, da alcuni interventi delle minoranze di centrodestra nell’ambito della discussione sul ruolo che dovrà svolgere il Comune nella delicatissima e temuta gestione, sociale ed economica, della “fase Due” del Covid 19, il sindaco Villa aveva espresso alla maggioranza civica di voler attribuire la strategica delega alle Politiche sociali niente meno che al vicesindaco e assessore alla cultura Carmina Trillino. Le deleghe assessorili – si sa – hanno un’esclusiva vocazione sindacale ma la stessa maggioranza ha mantenuto un profilo molto basso nel dibattito interno quando la stessa – il gruppo “Formia Vinci” o qualcuno a titolo personale – aveva chiesto un vero e proprio rimpasto all’interno della Giunta. E’ prevalsa, ancora una volta, la linea dura del sindaco di Formia nonostante la componente Costiana di “Ripartiamo con voi” in occasione della mancata approvazione del piano regolatore portuale (argomento saltato per l’abbandono di due dei suoi tre consiglieri comunali) aveva promesso fuoco e fiamme arrivando a meditare di cominciare a percorrere la strada che conduce sull’Aventino. E, invece, avrà detto il sindaco: sulla Giunta decido io e soltanto io. L’ha evidenziato con la proposta di nomina della Trillino a successore in Giunta del miglior assessore che questa compagine di governo aveva individuato nel luglio 2018, il delegato ai servizi sociali (da tempo dimissionario) Giovanni D’Angiò. La Trillino – intellettuale fine ma capace di dialogare in maniera colorita e in dialetto formiano sui social, temperamento vulcanico poco incline alla mediazione (sempre attraverso la rete) – dovrà gestire la più grande emergenza sociale ed economica di Formia dal secondo dopo guerra in poi nonostante le altre gravose deleghe che ricopre da due anni a questa parte. Dietro la sua imminente nomina ad assessore in molti vedono sempre il sindaco Villa che può anche non fidarsi delle sue tasche e della sua ombra ma di Carmina Trillino sì, senza “se” e senza “ma”. E poi questa nomina assessorile avrebbe anche una giustificazione amministrativa, secondo quanto trapelato da questa riunione di maggioranza in collegamento remoto (in video c’erano il sindaco e i consiglieri in carica): Carmina Trillino può dare una mano alle Politiche sociali per la semplice ragione che nel 2020, dopo i tagli apportati nel bilancio di previsione con la creazione di un maxi fondo a favore delle famiglie e delle attività economiche messe in ginocchio del Covid 19, la gestione dell’assessorato alla cultura passerà giocoforza in secondo piano… Chi vivrà, vedrà.