TERRACINA – La sua esistenza era diventato un autentico inferno e a fronte di tante angherie e vessazioni subite, di natura psicologica e fisica, il sostituto procuratore della Repubblica di Latina Daria Monsurrò non ha potuto fare altro che chiedere ed ottenere che l’aguzzino della donna, un uomo di 62 anni di Terracina, finisse ai “domiciliari” con la grave accusa di maltrattamenti in famiglia e stalking.
Il provvedimento emesso dal Gip del Tribunale del capoluogo Giorgia Castriota è stato eseguito dagli agenti della Squadra Anticrimine del Commissariato di Terracina, gli stessi che, agli ordini del Vice questore Paolo Di Francia, avevano cominciato a verificare la veridicità delle inverosimili accuse della moglie dell’uomo. La donna, anche lei di 62 anni, ha raccontato agli inquirenti che, oltre a subire ingiurie e ripetute aggressioni e maltrattamenti all’interno delle mura domestiche, le era stato impedito di fare rientro in casa, anche attraverso il cambio della serratura dell’abitazione familiare. E nelle migliori delle ipotesi è stata costretta a servire a tavola rimanendo però in piedi durante i pasti rinunciando, per tutelare i figli e la presunta unità della famiglia, a ricorrere alle cure dei sanitari dell’ospedale “Fiorini” di Terracina quando veniva picchiata e ferita.
La svolta alle indagini si è avuta lo scorso dicembre quando la donna 62enne aveva deciso di abbandonare la sua residenza, determinata a trovare un po’ di serenità e libertà. Presso il nuovo domicilio la donna una sera aveva invitato alcune amiche a cena ma all’improvviso giunse il marito che, bussando violentemente alla porta, cominciò a farneticare che quell’appartamento fosse suo e, conseguenza, la moglie non potesse organizzare alcuna festa. Provata da tante vessazioni e soprusi, la donna è stata vittima di perdurante e grave stato di ansia che ha richiesto l’emissione del provvedimento cautelare da parte del Gip Castriota.
Saverio Forte
