Coronavirus, a Latina la sperimentazione del farmaco anti-artrite su 16 pazienti

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LATINA – L’Asl di Latina ha annunciato, nel bollettino sanitario della giornata di ieri, di aver avviato la sperimentazione del farmaco anti-artrite già utilizzato a Napoli. Sono stati messi in terapia da sabato scorso 16 pazienti con farmaco biologico Tocilizumab. “Si tratta – spiega la nota – di un farmaco innovativo usato comunemente, anche nei bambini, per patologie reumatologiche e che ha la capacità di bloccare l’infiammazione responsabile dell’insufficienza respiratoria grave. A distanza 48 ore, si è potuto constatare il miglioramento nel 70% dei casi. Si tratta ora di confermare il risultato positivo nei prossimi giorni di trattamento”.

La casa farmaceutica Roche ha annunciato che fornirà gratuitamente per il periodo dell’emergenza il farmaco a tutte le Regioni che ne faranno richiesta.

Il Tocilizumab è un farmaco che solitamente viene somministrato con l’obiettivo di contrastare gli effetti collaterali di alcuni farmaci immunoterapici. Questo farmaco, insomma, dà qualche speranza nella lotta contro il coronavirus e a darne notizia, dopo averlo utilizzato su alcuni pazienti colpiti da infiammazione ai polmoni e alle vie respiratorie, sono gli ospedali Pascale e Cotugno di Napoli.

Intervistato da FanPage, il direttore dell’Immunoterapia Oncologica dell’ospedale Pascale di Napoli, Paolo Ascierto spiega: “Lo abbiamo provato su un paziente in terapia intensiva e un altro paziente in divisione. Ecco, in appena 24 ore abbiamo avuto ottimi risultati tanto che oggi valutiamo di stubare il paziente in terapia intensiva. Visiti i risultati iniziamo immediatamente l’uso sperimentale su altri due pazienti affetti da Coronavirus”.

Insomma, così “a sorpresa”, arrivano buone notizie. E ce n’è un gran bisogno, specialmente a fronte dell’ultimo bollettino sul numero di contagi e di decessi: in Italia, ora come ora, si registrano 10.149 casi confermati, 724 persone che si sono ristabilite e 631 morti per mano del Covid-19.

“Ci serve ad evitare i morti, consentendoci far uscire i pazienti dalla terapia intensiva e questo per noi è davvero molto importante”, aggiunge il dottore Ascierto, che sottolinea come l’adozione del Tocilizumab sia stata caldeggiata dai colleghi cinesi, visto che nel Paese del dragone su 21 pazienti a cui lo hanno somministrato, 20 ha avuto i risultati sperati contrastando l’infezione polmonare.

Ascierto, sempre a FanPage, precisa: “Il Tocilizumab non è un farmaco specifico per il Covid19 ma neutralizza l’interleuchina 6, la proteina che è il principale vettore dell’infiammazione polmonare prodotta dal Coronavirus, questo ci permette di far recuperare al paziente le sue capacità respiratoria in 24-48 ore, sono risultati molto importanti”.

Quindi, in sostanza, il farmaco non combatte a monte contro il coronavirus, ma è efficace sui suoi effetti, aiutando il paziente a rimettere in salute il proprio apparato respiratorio, lasciandosi alle spalle un letto nel reparto di terapia intensiva e permettendogli di tornare a casa per una convalescenza tutto sommato normale. E, soprattutto di questi tempi, non è certo cosa da poco, anzi.