Politica

Formia / Lavori pubblici, 12 candidati per il ruolo di dirigente

FORMIA – Sono dodici i candidati papabili ad assumere la futura guida, a tempo indeterminato, del settore Lavori Pubblici del comune di Formia. Se il sindaco Paola Villa ha rispettato la promessa sulla pubblicazione il 9 agosto scorso sulla Gazzetta ufficiale (la numero 63 della 4° serie speciale) dell’avviso pubblico circa la manifestazione di interesse per gli “idonei” presenti nelle graduatorie dei concorsi pubblici espletati da altri enti, il firmatario dello stesso avviso, il dirigente del settore economico-finanziario e personale Daniele Rossi, ha reso noto, quasi in tempi da record, l’elenco dei partecipanti a questa selezione in programma nei prossimi giorni.

In effetti le domande di partecipazione al “termine perentorio” del 29 agosto scorso sono state sedici ma formalmente sono scese a 12 perché non sono state ammesse alla selezione quelle di Salvatore Napoli (risulta idoneo nella graduatoria di un ente appartenente ad un comparto di contrattazione diverso da quello degli enti locali), Corrado Tallerini (risulta idoneo in una graduatoria approvata nel lontano 2006 e pertanto non più vigente ai sensi dell’articolo 1 della legge 145/2018), Fulvio Tartaglione (idoneo in due distinte procedure selettive per mobilità volontaria e non nelle procedure di concorso pubblico) e Pietro Terreri, il cugino dell’ex responsabile Lavori Pubblici del comune di Formia, Marilena che “non ha dichiarato di essere idoneo in nessuna graduatoria per assunzioni a tempo indeterminato per il profilo richiesto”.

Il dottor Rossi nella sua determina dirigenziale 1737 del 3 settembre scorso è stato sin troppo chiaro: saranno tempestive le procedure per la definizione delle selezione, a cominciare dalla verifica del possesso dei requisiti da parte dei candidati ammessi con riserva. Sono 10 professionisti, alcuni dei quali noti alle cronache politico-amministrative del territorio del Golfo. Il più conosciuto è l’architetto Andrea De Biase, funzionario in servizio presso l’ente parco Riviera d’Ulisse, vice sindaco di Forza Italia al comune di Itri e terzo classificato (primo degli idonei) nel concorsone pubblico per la dirigenza del settore Opere pubbliche del comune di Gaeta alle spalle del vincitore Massimo Monacelli e Pianese Bonaventura (nel frattempo assunto dal comune di Fondi). Un’altra candidata ammessa con riserva è una figlia e nipote d’arte: si tratta di Marina Chiota. Suo nonno e papà Giuseppe hanno diretto, in due distinte fasi storiche, la ripartizione tecnica del comune di Formia. L’elenco si completa con i nomi di Vincenzo Benincasa, Emilia Daniela Calzetta, Antonio Fracassa, Claudia Fralleoni, Francesco Saverio Letizia, Gaetano Padula, Francesco Amato Sgaramella e Emilio Traettino. Sono due i professionisti papabili candidati ad assumere l’onere della guida del settore Lavori Pubblici del comune di Formia che “risultano in possesso di tutti i requisiti stabiliti dall’avviso pubblico” dell’8 agosto del dirigente Rossi: si tratta di Generoso Serpico e dell’architetto Cinzia Vesce.

Naturalmente questo importantissimo avviso pubblico è “figlio” di una serie di atti propedeutici, l’ultimo dei quali è una delibera di Giunta di fine giugno che, riorganizzando gli uffici e i servizi dell’ente, andava a dividere in due l’area tecnica dell’ente attualmente guidata dall’architetto Annunziata Lanzillotta. Se la dirigente originaria di Avellino è in predicato ora di assumere la completa responsabilità del settore urbanistica, l’avviso pubblico pubblicato dal dottor Daniele è finalizzato a scegliere la guida futura e per sempre di uno degli apparati più complicati e strategici di un comune, quello delle Opere pubbliche. Il tipo di avviso pubblico approntato dall’amministrazione Villa, alla vigilia della pausa Ferragostana, aveva provocato non pochi mugugni all’interno della maggioranza. Alcuni consiglieri comunali speravano che il sindaco ripetesse il tipo di procedura con cui era stata scelta lo scorso autunno l’architetto Lanzillotta: l’assunzione del dirigente delle Opere pubbliche a tempo determinato (sarebbe stato in carica sino a quando la professoressa Villa sarà il sindaco di Formia) in base all’articolo 110 del decreto legislativo 267/2000.

Lo sperava soprattutto uno degli attuali funzionari di primissimo piano della ripartizione lavori pubblici del comune di Formia, l’architetto Giuseppe Caramanica, che partecipò alla selezione “intuitae personae” con cui venne prescelta lo scorso novembre la dirigente (all’epoca in servizio al comune di Latina) Lanzillotta. Per Caramanica, che non è idoneo in una qualsiasi graduatoria dopo lo svolgimento di un concorso pubblico espletato da un qualsiasi ente pubblico, il contenuto di questo bando era stato un boccone amaro da ingoiare. Manca solo l’ufficialità ma, dopo alcuni contatti, Caramanica è prossimo a rafforzare, sotto ogni profilo, della qualità e dell’esperienza, la ripartizione tecnica di alcuni comuni del comprensorio presso i quali ha formalizzato la propria domanda alla luce delle rispettive selezioni a tempo determinato. L’avviso pubblico di Daniele Rossi, tuttavia, scaturirà dalle graduatorie, naturalmente valide, dei concorsi espletati entro il 31 dicembre scorso ed approvate dalle pubbliche amministrazioni a seguito – come detto – delle selezioni per la copertura di posti a tempo indeterminato del profilo che si intende ricoprire, dunque quello di dirigente tecnico del settore Lavori Pubblici.

L’avviso pubblico è formato da 8 articoli, i più importanti sono il quarto ed il quinto. Se al termine della fase istruttoria sulle base delle domande pervenute il Dirigente del Servizio Risorse Umane ha dottato – come detto – la determinazione di ammissione ed esclusione dei candidati, motivando adeguatamente i casi di esclusione della procedura di selezione, successivamente designerà la Commissione esaminatrice, composta da tre componenti, un Presidente e due componenti, e da un Segretario con funzioni di verbalizzazione. La valutazione dei candidati ammessi alla procedura di selezione si svolgerà per colloquio, con attribuzione di un punteggio massimo di 10 punti. “Il colloquio sarà finalizzato a verificare il possesso dei requisiti attitudinali e delle competenze professionali richiesti per il profilo professionale di Dirigente Tecnico del Settore Lavori Pubblici con particolare riguardo a: Diritto amministrativo, Ordinamento degli enti locali, Normativa in materia di contratti pubblici, Normativa in materia edilizia, urbanistica, lavori pubblici e sicurezza sul lavoro. Il colloquio – si legge ancora nell’avviso – consiste in una serie di quesiti elaborati dalla Commissione esaminatrice e sottoposti al candidato in forma anonima. ….Concluso ogni singolo colloquio, la Commissione si ritira per procedere alla valutazione del candidato ed attribuisce il punteggio. Il punteggio conseguito dai singoli candidati verrà affisso presso la sede dell’Ente al termine dei lavori della Commissione che provvederà a stilare apposita graduatoria finale di merito.

Il Dirigente del Settore Personale procederà di seguito con proprio provvedimento, all’approvazione dei verbali e dell’esito della selezione, nonché alla pubblicazione all’Albo Pretorio dell’Ente dell’esito in ordine al soggetto individuato quale dirigente idoneo”. Capitolo assunzione, infine. Dalla graduatoria di merito, una volta operata l’individuazione del candidato, e quindi dell’Ente di cui utilizzare la graduatoria, il Dirigente del settore Personale approverà la convenzione per l’utilizzazione della graduatoria dell’ente prescelto e, di conseguenza, darà corso all’assunzione del Dirigente individuato. E se l’Ente interpellato non dovesse dare la disponibilità all’utilizzo della propria graduatoria? No problem, si procederà a contattare le altre Amministrazioni in base all’ordine della graduatoria. Acquisito l’assenso dell’Ente all’utilizzo del soggetto risultato idoneo primo in graduatoria, lo stesso sarà invitato ad assumere servizio, sotto riserva di accertamento del possesso dei requisiti prescritti per l’assunzione in qualità di Dirigente Tecnico presso il Settore Lavori Pubblici a tempo indeterminato.

L’amministrazione comunale di Formia, insomma, sta operando una scelta di fondamentale importanza per il funzionamento di una parte della sua delicata macchina amministrativa, “diciamolo con franchezza, dell’apparato di potere su questa città per i prossimi decenni.”. A polemizzare, a sorpresa, è il dimissionario coordinatore della lista di maggioranza “Formia città in comune” Enrico D’Angelis, che in una nota ha posto una “valanga” di quesiti “È un peccato che il dibattito, se dibattito ci stato in seno all’amministrazione formiana, in merito alle procedure di individuazione del dirigente del secondo settore tecnico, quello relativo alle opere pubbliche sia rimasto chiuso dentro i locali del Comune. È un peccato che anche le minoranze tacciano. E perché? Si sta ponendo una pietra d’angolo fondamentale dell’apparato amministrativo sulla città per i prossimi decenni. Come mai questo silenzio? Perché si è scelta la procedura di andare a pescare in graduatorie di altri enti invece che avviare una vera e propria procedura selettiva? Forse gli altri enti fanno le procedure in modo più corretto, meno soggette a pressioni, meno soggette a più o meno volontarie intromissioni, assolutamente ligie e a prova di ogni negatività, mentre il nostro ente costituzionalmente non sarebbe in condizione di farlo? Siamo sicuri che sceglieremo uno o una già selezionato o selezionata nel modo più rigoroso che esista? Abbiamo già deciso che quelle prove ci davano più garanzia di quelle che noi avremmo potuto far svolgere? Me lo chiedo e torno a chiedermi il perché del silenzio roboante delle minoranze su questo. Perché questo silenzio? E poi, se in questa procedura – arriva a considerare questa ipotesi D’Angelis – emergesse anche la sola eventualità che persone unite da legami affettivi o di altro tipo familiare o parafamiliare con altri responsabili apicali dell’ente possano essere individuate e scelte, crediamo che possa mai essere opportuno che, al di là delle qualità intrinseche delle persone, qualcuno legato da vincoli familiari o affettivi a qualcun altro dei dirigenti del Comune di Formia, diventi a sua volta dirigente nello stesso piccolo nostro Comune avviandolo a diventare affare di famiglia in senso più classico e genuino del termine? Cosa pensa la politica di questa eventualità? E chi, invece, ci può liberare dal dubbio che conoscendo le persone in campo e inserite nelle graduatorie soprattutto di comuni vicini, e magari annusandone anche eventuali appartenenze e simpatie, più o meno favorevoli, ciascuna delle forze presenti in consiglio comunale non stia svolgendo, proprio nel più assoluto silenzio un lavorio finalizzato a centrare il proprio, incredibilmente importante, obiettivo? E se, invece, di tutta questa, almeno apparente, assenza della politica, motivata, sia ben chiaro ed ovvio, dai più nobili sentimenti di rispetto delle leggi e delle divisioni di ruoli e competenze, si giovassero altri, che magari le macchine complesse come quelle amministrative le conoscono bene e altrettanto bene ne manovrato i meccanismi, magari spaventando e tenendo lontana la politica dalle scelte che contano davvero e fare, tranquillamente, esattamente quel che avevano deciso di fare, tanto la faccia ed altro la mettono i sindaci, gli assessori e i consiglieri? Sono tutte domande come tutte le altre fatte precedentemente sulla questione del personale che sicuramente rimarranno senza risposta, ma che non credo essere l’unico a farmi. Forse sono l’unico a renderle pubbliche. E anche di questo non riesco a darmi ragione. Eppure è in gioco una bella fetta di potere sulla città per i decenni a venire. Quel potere reale che nessuna elezione forse, scalfira’ o modificherà più. Brutta faccenda.”

Saverio Forte

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