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Formia / Accessi alle spiagge per i disabili, la Consulta: “C’è ancora molto da fare”

FORMIA – Ancora problemi con le barriere architettoniche a Formia, in particolare per gli accessi alle spiagge. Lo riscontra la “Consulta cittadina permanente per le politiche a favore delle persone disabili” che si batte, fin dalla sua nascita, per la totale fruibilità della città mediante abbattimento delle barriere architettoniche. “Coscienti delle potenzialità turistiche e paesaggistiche di Formia – si legge in una nota – abbiamo deciso, negli ultimi tre anni soprattutto, di dedicarci all’abbattimento delle barriere architettoniche presenti sulle spiagge, libere e non, della città. In particolare siamo riusciti ad ottenere una delibera di Giunta nel marzo del 2017 con la quale si prevedeva un abbattimento delle barriere architettoniche in ossequio alle norme vigenti. A questa, poi, seguiva un’ordinanza emanata a giugno dello stesso anno”.

“Nei giorni 7 e 14 giugno 2019 – prosegue la nota – quindi a distanza di due anni da suddetta ordinanza la Presidente della Consulta insieme al sig. Luigi Nocella e il sig. Luigi Mignacca(membri della consulta) si sono recati sul litorale di S Janni e di Vindicio per una verifica riscontrando stabilimenti perfettamente accessibili (sinceramente pochi) ed altri assolutamente non fruibili o poco da parte di persone diversamente abili, quindi siamo giunti a concludere che meno della metà delle spiagge è accessibile ai disabili. Il numero si abbassa ulteriormente se si considerano la totale accessibilità e fruibilità. Una particolare attenzione viene chiesta anche all’amministrazione per quanto riguarda le spiagge libere le quali sono totalmente inaccessibili ad eccezione di un paio che date in gestione sono state adeguate.

In particolare Vindicio 4 spiagge libere che hanno tutte la discesa per l’accesso alla spiaggia ma non al mare.
Insomma, senza alcuna polemica, possiamo dire che qualcosa in questi anni é stato fatto ma riteniamo di poter chiedere all’amministrazione ed alla città tutta un’ulteriore salto di qualità per il bene di Formia e di chi la vive o di chi vorrebbe viverla. Ancora tanto si può fare per dare attuazione piena alle sopracitate norme e per far sì che possano andare tutti al mare, anche le persone con abilità motorie ridotte”.

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