Formia / Nuova inchiesta sul Multipiano, la Finanza in Comune per acquisire documentazione

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FORMIA – E’ durata quasi otto ore la permanenza dei finanzieri del Gruppo di Formia questa mattina all’interno del palazzo municipale per acquisire copia della voluminosa documentazione, tecnico-amministrativa, riguardante sia la realizzazione che la recente gestione del parcheggio multipiano di piazzale delle Poste. Le indagini, delegate dalla Procura della Repubblica di Cassino, sono avvolte nel più stretto riserbo e riguardano la gestione della miliardaria infrastruttura sino alla vendita del suo “piano zero” avvenuta lo scorso 20 dicembre davanti il giudice fallimentare del Tribunale di Latina Linda Vaccarella sulla scorta del fallimento – datato 2010 – della società che l’ha finanziata e realizzata, la Formia Servizi spa.

Gli inquirenti sono giunti di buon mattino presso la ripartizione Lavori Pubblici e ad accoglierli è stata la nuova dirigente dell’area tecnica, Annunziata Lanzillotta, che ha messo loro a disposizione una stanza dove raccogliere e catalogare le tante carte che cercavano. Al momento non ci sarebbero indagati ma questo lungo ritorno delle Fiamme Gialle nel palazzo municipale si è svolto all’indomani di un’altra importante decisione. Il Gip del Tribunale di Cassino ha riaperto, infatti, un altro capitolo tanto caro all’impresa che ha costruito, tra infinite polemiche ed una astiosa controversia giudiziaria, la struttura, la “Multipiano del Golfo scarl”, quello relativo alla mancata approvazione del collaudo tecnico amministrativo della struttura effettuato da anni dall’ingegnere milanese Antonio Turco. E non a caso gli agenti del Colonnello Sergio De Sarno hanno effettuato un lungo sopralluogo anche all’interno al multipiano per verificare lo stato dei luoghi. Sono rimasti a lungo, soprattutto, al piano “meno due” dove si trovano gli oltre cento box oggetto di una prossima vendita da parte del Tribunale fallimentare di Latina. Sulla querelle del mancato collaudo rischiano il processo per omissione d’ufficio l’ex sindaco di Formia Sandro Bartolomeo e l’ex responsabile del settore urbanistica dello stesso comune Sisto Astarita dopo l’opposizione formalizzata dalla “Multipiano del Golfo” nel 2018 al decreto di archiviazione emesso all’epoca dal sostituto procuratore Maria Beatrice Siravo.

A decidere sul futuro processuale di Bartolomeo e di Astarita sarà il Gip Domenico Di Croce nella camera di consiglio già fissata per il prossimo 7 maggio. Le opzioni sono praticamente due: chiedere ufficialmente nuove indagini sulle ragioni che sarebbero alla base della mancata approvazione del collaudo tecnico amministrativo del multipiano disposto dallo stesso Comune oppure confermare l’archiviazione disposta dalla Procura di piazza Labriola. Il comune, attraverso la sua avvocatura, continua a ripetere che non avrebbe potuto mai più avallare il collaudo del parcheggio perché la sua proprietà con l’ormai storica sentenza del Consiglio di Stato del 2015 era finita ad appannaggio della curatela fallimentare rappresentata dall’avvocato Gianmarco Navarra. I legali di Bartolomeo e Astarita, gli avvocati Luca Scipione e Vincenzo Macari, stanno preparando una lunga memoria difensiva per chiedere la definitiva esclusione dal processo dei rispettivi clienti. Non cam-peggia tanto il contenuto del consiglio di Stato di quattro anni fa quanto una presunta violazione procedurale commessa dal legale che assiste la “Multipiano del Golfo”, l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo. Dopo un decreto di archiviazione disposta dalla Procura sul mancato collaudo del parcheggio multipiano, l’impresa ha ripresentato alla stessa Guardia di Finanza – con destinazione la Procura di Cassino – una seconda denuncia querela con lo stesso contenuto del primo procedimento penale e poi subito archiviato dal pm inquirente.

Saverio Forte