Cassino / Via le “lucciole” da Via Cerro, emessa l’ordinanza antiprostituzione

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CASSINO – Ordinanza antiprostituzione. L’ha emessa il sindaco di Cassino Giuseppe Golini Petrarcone in seguito alle continue segnalazioni dei residenti in merito al problema della prostituzione che riguarda in modo particolare la località di Via Cerro e Stradone Fiat. “Un provvedimento per prevenire e contrastare gravi pericoli per comportamenti connessi all’esercizio della prostituzione su pubblica via”, dichiara l’assessore alla Polizia Locale Igor Fonte, a seguito della pubblicazione dell’ordinanza sindacale relativa al problema della prostituzione che riguarda in modo particolare la località di Via Cerro e Stradone Fiat.

“Su segnalazione dei residenti della zona – ha continuato Fonte – che hanno denunciato il fenomeno della prostituzione sia per ragioni di decoro pubblico che per motivi di sicurezza stradale, la Polizia Locale si è attivata immediatamente per verificare quanto segnalato.  A seguito della verifica, constata la presenza quotidiana di prostitute su quel tratto di strada indicato, il sindaco ha predisposto apposita ordinanza che vieta l’esercizio della prostituzione su pubblica via.

Si tratta, quindi, di un provvedimento che, oltre a venire incontro ai residenti della zona di via Cerro, manifesta la volontà di affrontare il problema legato alla prostituzione in maniera decisa. La Polizia Locale, infatti, durante le azioni di verifica ha avuto modo di riscontrare il numero maggiore di donne che esercitano la prostituzione è rappresentato da extracomunitarie.

A tal proposito, sempre nell’ottica della lotta alla criminalità organizzata sarebbe opportuno analizzare anche la posizione di queste donne nel nostro Paese. E questo apre un altro discorso che è quello relativo all’inasprimento della lotta alla tratta ed allo sfruttamento degli esseri umani, canale di guadagno molto importante per le mafie. Sono convinto che il fenomeno vada riconsiderato soprattutto in ambito parlamentare e quindi nazionale.

Riconoscere diritti e doveri a chi decide di fare quel lavoro potrebbe implicare un introito importante da utilizzare anche per percorsi di recupero delle vittime di tratta, per le forze dell’ordine, oltre che per sostenere i comuni. Intanto, attraverso questo provvedimento l’intento è quello di preservare il decoro sul territorio comunale e portare avanti un’azione di contrasto ad ogni forma di illegalità tra cui rientra anche la prostituzione sul pubblico suolo”.