Politica

Formia / Enrico D’Angelis chiede una verifica sulla coalizione di maggioranza

FORMIA – “Fermiamoci prima che non si troppo tardi!” Nostalgico (forse) della stagione Ulivista quando l’allora premier Romano Prodi, quand’era necessario, blindava per un week end presso il Santuario umbro dell’Amore misericordioso di Collevalenza la sua squadra di governo portando con se Mastella ma anche Bertinotti, il coordinatore della lista “Formia città in comune” Enrico D’Angelis vuole fare e proporre la stessa costa. Naturalmente al sindaco della città Paola Villa. D’Angelis in questi giorni sta sfogliando l’elenco telefonico per trovare un luogo di culto, un istituto religioso disponibile (“magari anche l’Eremo di San Michele sul Redentore a Maranola perché lassù saremo più vicini a qualcuno cui chiedere una celeste protezione”) per effettuare un “doveroso pit stop” da parte della maggioranza che da fine giugno governo, “a fatica”, Formia.

D’Angelis ha anche calendarizzato questa necessaria verifica all’interno della coalizione civica che sostiene la professoressa Villa: “Non possiamo andare oltre la prima decade di aprile. Ora non è possibile – ha specificato – perché dobbiamo far fronte a due impegni importanti quali sono il consiglio comunale (il 25 marzo) per l’approvazione del piano triennale delle opere pubbliche e l’elezione di secondo livello (domenica 31 marzo) per il rinnovo del consiglio provinciale che ci vede impegnati nella lista delle “Civiche Pontine”. Ma il giorno dopo dobbiamo avviare un percorso interno che – ha aggiunto D’Angelis, pronto a smentire un’ipotesi di dimissioni dall’incarico di coordinatore di una delle quattro liste che compongono la maggioranza consiliare – ci consenta di effettuare una verifica a tutto campo. Dovrà essere anche eventualmente di natura programmatica ma di rilancio all’azione amministrativa. Il bilancio di previsione 2019 è esecutivo, è disponibile e dobbiamo attuarlo offrendo risposte alle istanze, che non sono poche, che ci arrivano dalla città e dai cittadini. Se abbiamo deciso di aumentare alcuni tributi è giusto che i cittadini ottengano e subito quanto verseranno in più nelle casse del comune. Ora non abbiamo più alibi e le istanze che ci arrivano ogni giorno, anche in termini di progettualità per la città, meritano risposte.”

Insomma la luna di miele – chiosa Enrico D’Angelis – è terminata da tempo così come non è più proponibile l’alibi del mancato riassetto della macchina amministrativa: “Talune scelte di natura dirigenziale le abbiamo compiute e tutti gli ingranaggi sono ora al loro posto. C’è bisogno che qualcuno si metta concretamente alla guida del comune di Formia”. D’Angelis mette subito le mani affermando come “il cambio di passo riguardi tutti in maniera indistinta, dal sindaco all’ultimo consigliere comunale e delegato. Le elezioni amministrative le ha vinte la coalizione e la stessa ora è chiamata rispettare il programma sottoposto e condiviso con il voto dai cittadini”. D’Angelis talune indiscrezioni le ha apprese anche lui primancora della stampa relativamente alle richieste avanzate al sindaco Villa per il conferimento di diverse altre deleghe esterne che avrebbe dovuto caratterizzare la ripresa dell’attività amministrativa lo scorso settembre.

“Si, è vero, ho saputo che il sindaco sta incontrando taluni dirigenti di questa e quella lista civica. Fa bene a farlo ma questo momento di riflessione deve servire anche ad affermare un principio: queste rivendicazioni, seppur legittime, vanno formalizzate in maniera collegiale. Non è giusto che tizio o caio chiede qualcosa in maniera unilaterale. La decisione spetta, è vero, al sindaco ma una famiglia vera le istanze e le rivendicazioni dei suoi componenti le assume davanti un tavolo e non su tavoli separati”. Il coordinatore di “Formia città in comune” ha esternato così la sua contrarietà , sul piano formale e sostanziale, ad alcuni incontri richiesti ed ottenuti al sindaco Villa, soprattutto dall’imprenditore Maurizio Costa padre fondatore ed ispiratore della lista “Ripartiamo insieme” , per completare il conferimento delle deleghe avviato subito dopo il voto: “E’ un modo di fare che abbiamo stigmatizzato in campagna elettorale e ora è tornato d’attualità”.

E altre censure di ordine politico D’Angelis le riserva anche all’iter di redazione del piano triennale delle opere pubbliche che per la prima volta sarà approvato lunedì 25 marzo disgiuntamente dal bilancio di previsione: “Qui pensiamo ognuno all’orticello proprio ed il triennale che stiamo per approvare è ancora condizionato – affonda i colpi D’Angelis – da questo vizio antico ma è evidentemente anche moderno”. Le elezioni provinciali del 31 marzo sarà un altro nodo intricato da sciogliere dopo la bufera che ha investito il presidente del consiglio comunale Pasquale Di Gabriele: in qualità ha prima accettato e poi revocato l’incarico a difendere dai reati di stalking e lesioni personali un suo vecchio cliente qual è Gustavo Bardellino. D’Angelis ne parla tessendo prime le lodi per il capogruppo di “Formia Vinci” Antonio Capraro (“aveva presentato la sua candidatura e con alto senso di responsabilità politica l’ha ritirata) e poi sottolineando il gesto “importante” del consigliere Giovanni Costa: “Ha dichiarato la propria disponibilità a competere sapendo subito di non avere l’apporto di quattro consiglieri di maggioranza. Coraggio o eroismo? Non lo so – conclude D’Angelis – Certo, Giovanni non è scappato e non ha predicato voli spaziali per andare oltre la ‘barriera del civismo’. Differenziarci da subito è il prologo per effettuare salti nel buio con conseguenze inimmaginabili”. Il piazzale antistante l’Eremo di San Michele è stato dotato di barriere di protezione, sono di legno ma sono sempre funzionanti. O almeno…

Saverio Forte

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