Ventotene / Cadavere ritrovato in mare, lunedì l’autopsia

Cronaca Ventotene

VENTOTENE – Saranno effettuati soltanto lunedì, presso l’obitorio dell’ospedale Santa Scolastica di Cassino, l’autopsia e l’esame del Dna sul cadavere dell’uomo rinvenuto in avanzato stato di decomposizione giovedì pomeriggio nel tratto di mare tra Ventotene e Santo Stefano. Il magistrato titolare delle indagini, il sostituto Procuratore Alfredo Mattei, dovrà nominare un medico legale i cui accertamenti saranno determinanti per dare un’indentità e stabilire i tempi di permanenza in acqua del cadavere, ormai saponificato, avvistato da un pescatore di Ventotene.

Il recupero delle salma era stato effettuato della motovedetta d’altura della Capitaneria di Porto di Gaeta che, nel frattempo, inviava una prima informativa alla Procura di Cassino. Dai primi accertamenti effettuati e dall’esame autoptico esterno è emersa una sola certezza: è maschile il sesso del cadavere, rinvenuto praticamente nudo con addosso solo pochi brandelli di un abito divorato dalla lunga permanenza in mare. Le indagini proseguono e, alla luce delle richieste avanzate dai rispettivi familiari al centralino della Guardia Costiera, stanno monitorando i profili di alcune persone scomparse sul territorio del Golfo ma anche di altre che hanno fatto perdere le loro tracce nelle ultime settimane anche a Roma, Napoli e finanche a Salerno.

Le ipotesi che si fanno sono diverse ma due sono quelle privilegiate: riguardano l’artigiano di 53 anni di Nettuno di cui si sono perse per l’ultima volta le proprie tracce una settimana fa a Sperlonga e Walter Donà, l’imprenditore di Terracina di 68 anni di cui non si hanno più notizie dal 25 novembre quando la sua auto rimase inghiottita in una vo-ragine creata dal crollo della strada regionale Pontinia in località San Vito.

Saverio Forte