Presentato il progetto “Città della Cultura 2019” per San Felice Circeo, Ponza e Ventotene

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SAN FELICE CIRCEO/ISOLE PONTINE – Un importante strumento di sviluppo legato soprattutto ad un caposaldo come la cultura. E poi si concretizzerà come un lavoro inclusivo che dovrà vedere protagoniste tre amministrazioni comunali per trasformarle in un’unica identità affinché si possano creare reti operative finalizzate ad aumentare il turismo e le presenze. Sono gli elementi caratterizzanti il progetto con cui la Regione Lazio ha scelto Ventotene, Ponza e San Felice Circeo quali “Città della cultura 2019”. Era stata convocata un’unica conferenza stampa di presentazione ma per le avverse condizioni meteo marine non tutti i relatori attesi hanno potuto raggiungere Ventotene dove il sindaco Gerardo Santomauro ed il consigliere comunale di Ponza, Gennaro Di Fazio, nella duplice veste di presidente della Comunità Arcipelago delle Isole Pontine, hanno sottolineato come uno dei presupposti che consentirà al progetto di avere uno sviluppo efficace sarà proprio un diverso impegno della Regione nel potenziare il sistema di collegamento tra le due isole pontine e la costa e con San Felice Circeo in particolare. L’obiettivo primario da perseguire sarà tuttavia una qualità di vita migliore per cui la valorizzazione del patrimonio culturale diventerà un mezzo per perseguire questa finalità.

Non è un caso che la Regione abbia stanziato per l’edizione “Città della cultura” di quest’anno 100mila euro che i comuni di San Felice Circeo, Ponza e Ventotene investiranno rispetto ai progetti di valorizzazione e fruibilità presentati. Tre erano state le località in lizza nella fase finale del progetto, Palestrina, Cerveteri e San Felice Circeo, ma a vincere è stato proprio il progetto ‘Il mare di Circe – Narrazioni e mito”, il cui elemento denominatore è stato ancora una volta il mare con tutti i suoi significati.

In diretta via skype è intervenuto alla conferenza stampa indetta presso il comune di Ventotene il sindaco di San Felice Circeo, Giuseppe Schiboni, affiancato dal progettista Luca Calselli e dal delegato ai rapporti con la Regione Lazio del comune Marco Caracci mentre non ha potuto partecipare ai lavori il direttore dell’Ente Parco Nazionale del Circeo, Paolo Cassola. Schiboni ha evidenziato la necessità di superare i campanilismi esistenti perché quella premiata dalla Regione è un’occasione unica ed irripetibile. La bellezza del mare e la forza espressiva delle isole di Ponza e Ventotene sono capaci di comunicare le singole bellezze dei territori: “Vediamo con estremo interesse questo premio – ha detto Schiboni – come un importante strumento di sviluppo legato soprattutto ad un caposaldo come la cultura. Quello che mi preme sottolineare che sarà un lavoro inclusivo e che ci dovrà vedere protagonisti come una unica identità. Voglio ricordare, infine – ha concluso Schiboni – che uno dei partner strategici del nostro progetto sarà l’Ente Parco Nazionale del Circeo”. Entusiasta e soprattutto ottimista della bontà del progetto fin dalla nascita dell’idea, Marco Caracci, delegato del sindaco di San Felice Circeo ai rapporti con la Regione Lazio.

“Non posso non sottolineare che questo è un territorio che ti cattura e quando casualmente ho incontrato Luca Calselli progettista e vincitore de la Città della Cultura 2018 con “Il progetto di Colleferro” ho pensato che sarebbe stato più facile per lui vincere con un’idea del Circeo. A questo non si può non sottolineare l’interesse da subito mostrato da Ponza e Ventotene a fare rete perché hanno capito lo spirito dell’iniziativa ed hanno dato il loro proficuo contributo. E’ nato così un progetto fantastico che mi ha subito convinto sulla possibilità di vittoria in quanto da sempre la Regione Lazio premia la meritocrazia e noi avevamo il progetto più affascinante. Si inizia ora un percorso difficilissimo. Non sarà un lavoro fine a stesso ma dobbiamo da qui avviare un percorso comune che darà i suoi migliori frutti”.

Luca Calselli infine è entrato soprattutto nell’idea progettuale ed ha voluto sottolineare le unicità dei territori che dovranno ora essere viste e considerate in un sistema di rete insieme al Parco Nazionale del Circeo: “E’ stata un vera battaglia quella vinta con la città della Cultura 2019, dove tutte le città del Lazio hanno provato a vincere questo ambito titolo. Tutti si sono prodigati affinchè ci fossero dei contenuti di spessore. Ed alla fine il nostro progetto con la maga Circe che abbraccia Ponza e Ventotene si è aggiudicato il premio, in quanto iniziamo a gettare ponti e creare reti tra imprese e cittadini. Un ponte che creeremo anche con Itaca per ragionare insieme sul futuro che vede prima di tutto la cultura umanistica, con il mito e la storia che possa coinvolgere tutti, dai bambini agli adulti. Dobbiamo convogliare nel progetto tutte le nostre bellezze, per andare oltre il modello di turismo mordi e fuggi ma che sappia essere riflessivo e partecipato. Mettiamo ognuno di noi nell’iniziativa tutto quello che abbiamo affinché tutti insieme possiamo emergere. Dobbiamo ragionare su comprensorio e non solo sulle singole realtà. L’anima di questo progetto sono le comunità con in testa i sindaci e poi c’è l’ossatura con i cittadini e le imprese. Gli obiettivi – ha concluso Calselli – sono ambiziosi e sono facilmente raggiungibili con il coinvolgimento di tutti”.

Saverio Forte