Politica

Gaeta / Scandalo urbanistica: Accetta replica a Raimondi

GAETA – Accusato dal sostituto procuratore Maria Beatrice Siravo nella conclusione delle indagini preliminari di essere il “dominus”, insieme ad altre dieci persone, di gestire in maniera illegale ed irregolare un filone importante dell’edilizia privata presso la ripartizione urbanistica del comune di Gaeta, il geometra Cristofaro Accetta ha deciso di parlare o, meglio, di scrivere e di contestare il contenuto dell’intervista video rilasciata al nostro portale dall’ex sindaco Antonio Raimondi. E Accetta, di 43 anni, si è dichiarato “sereno e fiducioso” per chiarire la sua posizione già a fine mese quando il suo legale, l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, si costituirà nel procedimento promosso dalla Procura della Repubblica di Cassino contro l’opposizione del Gip Salvatore Scalera a firmare proprio contro Accetta un provvedimento cautelare agli arresti domiciliari con le ipotesi di reato di corruzione, abuso d’ufficio, falso, danneggiamento e abusivismo edilizio.

Accetta junior in una lettera aperta inviata all’ex sindaco di Gaeta, facendgli gli auguri per la nascita e per il battesimo della primogenita, gli ricorda le ragioni per le quali fu, a fatica, trasferito nel 2010 dall’ufficio istruttoria del settore “Controllo all’Ufficio Predisposizione Determina Paesistiche (“inserivo in word i verbali della commissione”) per ordine del neo dirigente Antonella Avitabile: “Fu una punizione, perché mi permisi, assieme al personale della Polizia Locale, di effettuare alcuni sopralluoghi presso le case di via Frosinone (una palazzina un tempo occupata dai dirigenti e dal personale dell’ex vetreria Avir) angolo Via Mazzini dove i proprietari erano e/o sono persone a Lei care. A trasferirmi fu il precedente responsabile di settore – ricorda Accetta – ma correttamente si rifiutò in quanto il sopralluogo aveva i giusti motivi . Successivamente all’arrivo del nuovo dirigente, che in precedenza era ex assessore urbanistica nella Giunta all’epoca guidata da Lei professor Raimondi – avvenne lo spostamento. Voglio ricordare che a seguito del sopralluogo scattò il sequestro del cantiere per l’esecuzione di opere abusive. Cantiere ad oggi ancora fermo….”

Cristoforo Accetta ha voluto prendere le distanze dall’intervista dell’ex sindaco di Gaeta perché “sono rimasto stupito dal modo in cui è riuscito a distorcere e falsare la realtà dei fatti ed avvenimenti. Innanzitutto le rappresento che non sono mai stato oggetto di nessun trasferimento e/o spostamento dovuto a comportamenti e/o condotte contrarie ai doveri d’ufficio. Le preciso che, a seguito della notifica dell’avviso di inizio indagini, il sottoscritto, il 26 luglio 2016 con nota protocollo numero 39869 indirizzata al Dirigente del settore Roberto Guratti ed al Segretario Generale del comune di Gaeta Luigi Pilone, formulai istanza di assegnazione ad altro servizio, a tutela e trasparenza delle indagini nel frattempo avviate dal gruppo di Formia della Guardia di Finanza, nonché dalla propria professionalità. A seguito della mia richiesta fui assegnato all’Ufficio Manutenzione stradale presso la Polizia Locale. Nessuno mi ha mai spostato – ha concluso Accetta – ma è stata una mia richiesta a tutela della mia professionalità e per consentire alla Finanza di svolgere le dovute indagini. Nulla di più”.

Naturalmente la richiesta di trasferimento di Accetta e la sua accettazione due anni fa dell’allora dirigente Roberto Guratti fanno parte della memoria che l’indagato principale di questa inchiesta sta per inoltrare al Riesame contro l’opposizione della Procura al diniego del Gip Scalera di emettere, perché tardiva e ininfluente sul piano probatorio, uno dei cinque provvedimenti cautelari.

Saverio Forte

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