Formia / Intervento chirurgico con le cellule staminali al campione Fabrizio Ciccolella

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FORMIA – Anche un noto e apprezzato ortopedico di Formia, il dottor Fabrizio Sergio, ha fatto parte dell’equipe dei chirurgi ortopedici che nei giorni scorsi, presso la clinica Minerva di Santa Maria Capua Vetere, ha sperimentato con successo una tecnica innovativa a base di cellule staminali per la ricostruzione del tendine di un ginocchio. E a beneficiarne è stato un altro illustre atleta di Formia, Fabrizio Ciccolella, Campione Italiano 2018 di body building Ifbb. Dopo aver conquistato il titolo tricolore a Castel Gandolfo a Roma, Ciccolella ha deciso di affidarsi alle esperte mani del dottor Sergio ma anche a quelle Ottorino Catani e Fabio Zanchini (professore aggregato Clinica Ortopedica I Policlinico Università Luigi Vanvitelli di Napoli) per un delicato intervento al tendine del ginocchio. E’ stato utilizzata una tecnicamente all’avanguardia per la ricostruzione del tendine infortunato facendo ricorso, di fatto, alle cellule staminali mesenchimali autologhe che permettono infatti una più rapida ed efficace riparazione del tessuto tendineo.

“Abbiamo utilizzato una nuova tecnica ricostruttiva associata all’innesto di queste cellule multipotenti con un sistema di ultima generazione – afferma il dottor Fabrizio Sergio – che porta un miglioramento significativo circa la qualità ed i tempi della guarigione, diminuendo il dolore post-operatorio e accelerando il potenziale rigenerativo, il recupero e la riabilitazione sia per le attività quotidiane che per le attività sportive.” E non è un caso che con queste staminali mesenchimali sono stati curati atleti di altissimo livello: calciatori, pallanuotisti, pallavolisti, golfisti, podisti. E oggi, grazie ai risultati esaltanti ottenuti, è stata utilizzata questa tecnica anche per la lesione del tendine quadricipitale. Il prelievo è avvenuto direttamente attraverso una piccola liposuzione, tramite un forellino all’altezza dell’ombelico.

Sono state isolate e grazie ad una ricerca ed un brevetto completamente italiano la frazione stromale vascolare del tessuto adiposo (SVF), le cellule con capacità rigenerativa, sono state infiltrate nell’area interessata dalla patologia. “La rapida evoluzione delle tecnologie ci porta spesso a parlare delle ultime novità senza avere la piena cognizione di come funzionano e talvolta senza sapere nemmeno in cosa consistano esattamente – ha aggiunto l’ortopedico formiano – La medicina rigenerativa si preoccupa di identificare cellule o gruppi cellulari e di attivare e promuovere la funzione rigenerativa con la finalità di rallentare o arrestare l’evoluzione di patologie cartilaginee e tendinee. Si è cominciato con il sangue, il PRP o gel piastrinico. Studi recenti hanno dimostrato che sono state esageratamente enfatizzate le sue potenzialità, attribuendo proprietà rigenerative non così chiaramente provate. Si è arrivati poi all’aspirato midollare, ma la maggior invasività ne ha limitato l’utilizzo, per quanto, il potenziale rigenerativo di questo strumento sia assolutamente più alto del PRP. La nuova frontiera è rappresentata da una procedura che permette di isolare cellule “multipotenti” ovvero cellule che hanno una capacità rigenerativa, dal tessuto adiposo.

Questo nuovo processo di micro frammentazione simula un danno tissutale ed innesca i naturali processi di reazione. In particolare attiva la trasformazione del pericita a cellula mesenchimale (MSC) multipotente ( cellule in grado di produrre diversi tipi di cellule che compongono il tessuto muscolo-scheletrico.) Hanno inoltre un’importante e peculiare capacità riempitiva, particolarmente utile nel trattamento alcuni tipi di patologie da consumo come l’artrosi e i danni cartilaginei. Con la terapia rigenerativa (SVF) – conclude il dottori Sergio – abbiamo curato e curiamo atleti di altissimo livello e oggi, grazie ai risultati esaltanti, stiamo realizzando uno studio multicentrico da presentare alla comunità scientifica internazionale.”

Intanto il campione italiano di body builder si trova ricoverato tuttora ricoverato presso la clinica Minerva dove è stato operato. Dimenticata la paura dell’incidente, ora dovrà calzare per un mese un apposito tutore e quindi iniziare il delicato periodo di riabilitazione grazie alle cure della sua fisioterapista, Valeria Purificato.
Saverio Forte