Formia assente al Mennea Day

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FORMIA – Rubiera (Reggio Emilia), Pordenone, Roma, Viterbo, La Spezia, Savona, Casalmaggiore (Cremona), Campobasso, Villafalletto (Cuneo), Barletta, Bisceglie, Lecce,Sassari, Mazzarino (Caltanissetta), Palermo, Ragusa, Cecina (Livorno), Grosseto, Pescia (Pistoia), Bastia Umbra (Perugia) e, ancora, Rovigo nel Veneto. Ma non Formia. Che questa città sia sempre più simile a Kronos, la divinità capace nella mitologia greca di divorare i suoi figli, la conferma, drammaticamente attuale, è arrivata dall’elenco delle città e delle località, anche quelle infinitamente piccole, elencate dalla federazione italiana di atletica leggera che hanno avuto la doverosa e meritoria sensibilità di dar vita al “Mennea Day”, l’evento (molto promozionale e destinato ai giovani e ai bambini) nel segno dei 200 metri da correre in pista e non solo a 39 anni esatti da quel fantastico 12 settembre 1979 quando Pietro Mennea nella finale delle Universiadi con un fantastico 19”72 stabilì il record del mondiale dei 200 metri a Città del Messico. Abbiamo atteso e (desiderato) tanto che i colleghi della Federatletica avessero omesso di elencare Formia nell’elenco delle città che ricorderanno quell’impresa sportiva.

E, invece, è bastata una verifica per ribadire che Formia, la città che Mennea preferiva alla natia Barletta, per il secondo anno consecutivo ha divorato il mito dello sport italiano di sempre. Una gravissima dimenticanza (da parte di chi non è dato sapere perché davanti a questi comportamenti tutti sono degni epigoni di Ponzio Pilato nel giorno del giudizio)accompagnata dall’immancabile pioggia di “polemiche” per qualcosa di semplice che poteva essere organizzato in memoria di un uomo, vincente ma triste, diventato, suo malgrado, il miglior e apprezzato ambasciatore di Formia in tutto il mondo. Lo sprinter barlettano era giunto nel sud-pontino nel 1969, all’età di soli 17 anni, per rimanervi, quasi continuamente, sino al 1988, anno del definitivo ritiro dall’attività agonistica dopo la sua quinta Olimpiade a Seul.

A Formia la “freccia del sud”, all’ombra di Carletto Vittori, ha costruito tutti i suoi più importanti successi sportivi, su tutti l’oro ai Giochi di Mosca del 1980 e il primato mondiale dei 200 di Città del Messico che resta ancora il miglior “crono” europeo ed italiano di sempre. Pronto ad ospitare l’edizione 2018 del “Mennea Day” nel catino dello stadio degli Aranci di Formia era l’attuale direttore tecnico del centro di preparazione olimpica “Bruno Zauli”, Davide Tizzano, che la sua prima Olimpiade l’ha vinta esattamente 30 anni fa nell’edizione in cui Mennea era il portabandiera della spedizione azzurra a Seul: “Quello del Coni allora fu un giusto riconoscimento per un uomo unico ed eccezionale – dice l’ex velista e oro olimpico del quattro di coppia alle Olimpiadi Coreane – Personalmente pensavo e speravo che qualcuno si facesse vivo per organizzare anche nella città che Pietro adorava il “Mennea day”. Del Comune non ho sentito nessuno anche se mi rendo conto che l’attività amministrativa, dopo il voto di giugno, è appena iniziata. Mi ha chiesto di fare qualcosa il comitato provinciale della Fidal di Latina soltanto dieci giorni fa ma le pretese erano davvero tante e tali (la disponibilità della pista del “Bruno Zauli”, il servizio di assistenza sanitaria e al pubblico presente) che gli stessi proponenti si sono resi conto che la richiesta era stata avanzata in leggero ritardo. Personalmente non avrei avuto problemi di dire ai dirigenti della nazionale italiana di sci e di quella ucraiana di scherma di beneficiare di un pomeriggio di riposo ma – sottolinea con zelo Tizzano – la mia e la nostra è un’attività di programmazione. Lo sanno il Coni e anche la Fidal”.

La mancata organizzazione del “Mennea Day” a Formia ha provocato un senso di dispiacere alla vedova del velocista pugliese, Manuela Olivieri, che per l’edizione 2018 aveva pensato di mettere a disposizione alcune targhe conferite al marito dopo la conclusione della sua luminosissima carriera agonistica. E aveva deciso anche a chi attribuirle; al Comitato Regionale FIDAL con più sedi del Mennea Day, al Comitato Regionale con il maggior numero di partecipanti, al comitato organizzatore/sede con il maggior numero di partecipanti,alla società con il maggior numero di partecipanti, al miglior risultato tecnico assoluto maschile, al miglior assoluto tecnico assoluto femminile, al miglior risultato tecnico under 20 maschile e al miglior risultato tecnico under 20 femminile. A promuovere una polemica sui social media è stato l’ex sindaco Sandro Bartolomeo. La sua Giunta deliberò un contributo di 10mila euro per co-finanziare la fiction di Rai Uno, “Pietro Mennea-La freccia del sud” che, diretta da Ricky Tognazzi con Michele Riondino e Luca Barbareschi, andrò in onda in prima serata il 29 e 30 marzo 2015. “Quante critiche che – ha osservato l’ex sindaco di Formia – dovetti subire allora per quel contributo. Ora c’è l’indifferenza, è ancora più grave…”

Saverio Forte