FORMIA – Due lauree, una in filosofia l’altra in sociologia, ma orgogliosamente operaio metalmeccanico dello stabilimento Fiat, ora Fca, di Piedimonte San Germano. Gli ultimi trent’anni della fabbrica più grande del centro Italia sono raccontati da Delio Fantasia in “Oltre i cancelli“, edito da Ali Ribelli, un libro che, pubblicato in versione elettronica, è tra i più diffusi delle ultime settimane. Di questa esperienza professionale, umana e letteraria Fantasia ne parla nell’intervista allegata. Ne approfitta per fare i suoi migliori auguri ai nostri lettori e visitatori con un iniziale scherzo: “Oltre i cancelli” è il quarto libro più venduto e letto al momento dietro Dante Alighieri ed altri padroni nobili della letteratura nostrana.
“Oltre i cancelli” mette in evidenza anche il ruolo svolto dalla politica (“ma anche dalla Chiesa”) per dare risposte lavorative a tante persone per bene ma il suo autore è preoccupato non tanto per il domani quanto per il dopodomani industriale della Fca di Piedimonte: “La produzione in Italia dell’auto elettrica? Non ci credo. Devo rimarcare che siamo rimasti in quattro gatti rispetto ai 13mila operai di qualche anno. Questo dato nessuno lo evidenzia, sintetizza il fallimento di una certa politica industriale in Italia”
E Fantasia un ricordo finale lo rivolge giocoforza al compianto Sergio Marchionne, che non considera né santo e né un demone, e a Matteo Renzi: “Il giorno prima dell’arrivo di Matteo Renzi, ad una settimana dal referendum del 4 dicembre 2016, il mio caporeparto mi disse che non sarei dovuto andare a lavorare – rivela Fantasia – Lo sai perché? Era un problema per l’ordine e la sicurezza pubblica. Io Delio Fantasia!”
Saverio Forte
Intervista a Delio Fantasia