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Formia / Croce Rossa senza una sede, il comitato locale sud pontino scrive al Prefetto

FORMIA – Il Comitato Locale Sud Pontino di C.R.I., ha informato il prefetto di Latina dott.ssa Maria Rosa Trio della penalizzazione che stanno subendo i volontari della sede di Formia, nello svolgimento delle abituali attività di assistenza. Come noto gran parte delle attività istituzionali, tra cui in primis la distribuzione di viveri ed altre prestazioni in favore delle fasce di popolazione maggiormente disagiate sono al momento sospese. Appartengono peraltro a nuclei segnalati dal Comune di Formia. Il presidente Emilio Donaggio, fidando nella sensibilità della rappresentante del Governo, ne ha pertanto chiesto l’intervento diretto per dipanare la matassa burocratica di cui rischiano di pagare le conseguenze proprio i soggetti più deboli.

Di seguito il testo della lettera

“Egregio Prefetto

Mi appresto a scrivere questa lettera per rendere merito all’operato dei Volontari della Croce Rossa dell’unità territoriale di Formia che in questi anni hanno profuso le loro energie con dedizione per sostenere quella parte della società – donne, uomini, famiglie – che vive ai margini del contesto sociale. Loro, i Volontari della CRI di Formia, non hanno mai preteso nulla dalle Istituzioni Locali, sono riusciti con il tempo a creare una rete solidale in favore di chiunque avesse bisogno, senza gravare economicamente né sulle casse pubbliche né sui cittadini.

Cito a memoria la storia di una donna con deficit intellettivo, che viveva in modo disumano, della quale non si conoscevano origini e nazionalità a causa delle sue difficoltà ad esprimersi. Grazie alla determinazione e la costanza dei volontari che nel mese di agosto 2016, giorno e notte, si sono alternati a farle compagnia e darle assistenza, su una panchina della via Appia di Formia, si riuscì a sapere delle sue origini. Con un intenso lavoro di documentazioni idonee, la nostra Associazione ha ottenuto i visti necessari a farla rientrare in Bulgaria. Di questa attività umanitaria l’ambasciatore bulgaro ha espresso, con nota, riconoscimento e merito ai volontari.

Oggi la nostra Associazione a Formia rischia di rimanere priva di sede.

La precedente Amministrazione Comunale di Formia, a guida del Dott., Sandro Bartolomeo, ci ha concesso l’uso di alcuni locali dell’ex Enaoli e con lo stesso atto invitava il Dirigente del settore a stipulare atto nodale, mai redatto per motivi a noi sconosciuti.

Durante questo periodo di permanenza nella sede di Formia, abbiamo avuto, unitamente alle altre associazioni che occupano simili locali della stessa struttura, per ben due volte l’intimazione di sgombero a firma di due Dirigenti del Comune di Formia. La seconda intimazione ci preavvisava inoltre che si sarebbe provveduto al distacco dell’utenza elettrica, avvenuta pochi giorni dopo. Eppure, grazie alla generosità di una cooperativa, la “Erasmus”, abbiamo la possibilità di operare in regime minimo, con energia elettrica da loro concessa, poiché le numerose attività istituzionali richiedono una fornitura maggiore.

Oggi siamo in attesa che l’amministrazione Comunale di Formia definisca con la Regione Lazio l’iter amministrativo per la concessione dei locali, già occupati dalla scrivente Associazione, per regolarizzarne l’utenza.

Il nostro proposito è intanto comprendere se l’Amministrazione Comunale di Formia abbia la volontà di avvalersi dell’impegno della Croce Rossa nella città, dove i volontari operano da sempre nella piena consapevolezza di essere utili al tessuto sociale del territorio. Noi non possiamo e non dobbiamo abbandonare le numerose famiglie bisognose di assistenza che riescono a sopravvivere con l’aiuto dei volontari della Croce Rossa e di altre Associazioni, anche attraverso la distribuzione di viveri e beni di prima necessità, durante tutto l’anno, senza discontinuità.

Non è nostra volontà entrare in polemica con le Amministrazioni locali, ma intendiamo definire e risolvere questa fase di incertezza nella quale soprattutto gli operatori volontari rischiano di non avere più chiaro un punto di riferimento.

Facciamo appello alla S. Vostra, Ill.ssimo Sig. Prefetto, affinché interceda con l’Amministrazione Comunale di Formia e le sue Istituzioni Democratiche allo scopo di ottenere la condivisione e la soluzione alle nostre esigenze, con la definizione degli atti necessari all’assegnazione dell’attuale sede o altra che ci permettano di essere operativi in maniera continuativa al meglio delle nostre possibilità e capacità.

La ringraziamo fin d’ora per l’attenzione e il tempo che potrà dedicarci”.

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