Gaeta / Casapound contro la chiusura del punto di primo intervento

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GAETA – I portavoce dei comuni di Gaeta, Minturno e Formia di Casa Pound Italia hanno incontrato presso l’ospedale di Liegro il personale medico sanitario. Oggetto dell’incontro la chiusura del Punto di Primo Intervento prevista entro il 31 dicembre dal decreto 70/2005 attuato dalla Giunta Zingaretti. Iresponsabili di Casa Pound Mauro Pecchia, Marco Moccia e Stefano Zangrillo commentano così l’incontro: “Ringraziamo per la disponibilità il Dottor Maurizio Tallerini e tutto il personale sanitario per averci illustrato la situazione che non si prospetta buona per tutto il sud pontino”.

“Se guardiamo i dati infatti – prosegue la nota – il PPI di Gaeta effettua circa 10mila prestazioni all’anno mentre quello di Minturno ben 21mila. Il Dono Svizzero di Formia tocca quasi le 200mila prestazioni quindi la chiusura dei PPI di Gaeta e Minturno andrebbe a far gravare quelle prestazioni tutte sul nosocomio formiano. Durante il periodo estivo la situazione diventa ancora più grave. Gaeta ha una media di 50 prestazioni giornaliere, Minturno 80 mentre ad agosto a Formia si toccano le 200 prestazioni. Immaginate con la chiusura dei PPI di trovarvi al Dono Svizzero con quasi 400 persone a chiedere un pronto intervento.

I PPI tuttavia saranno sostituiti su Gaeta e Minturno da ambulanze mediche, e se pensiamo che fino a qualche mese fa il Presidente Zingaretti veniva a chiedere voti nel Sud Pontino sbandierando il Policlinico del Golfo, la cosa assume contorni comici. Dal mega policlinico alle ambulanze mediche.

Inoltre non capiamo cosa si stia facendo in Regione Lazio. Chiediamo, senza alcuna polemica, all’Onorevole Pino Simeone in qualità di Presidente della Commisione Regionale Sanità e come rappresentate del nostro territorio, di riferire ai cittadini quale sarà il destino dei nostri PPI. Le rappresentanze regionali hanno partecipato ai Consigli Comunali di Anagni e Sezze, anch’essi nel decreto di chiusura e per Anagni la stessa commissione sanità ha chiesto alla Asl di Frosinone di sospendere la delibera di chiusura.

Casa Pound invita quindi le amministrazioni Comunali di tutto il Sud Pontino a tenere alta la guardia ed a farsi sentire. Nessuna amministrazione locale si permetta di tirare fuori il gioco delle competenze tra enti perché di fronte alla salute dei cittadini, la politica comunale ha un solo dovere, quello di difendere la propria gente.

È facile parlare di Città del Golfo per il turismo, per le feste, per le cose belle. Se ci sentiamo davvero cittadini del Golfo questo è il miglior momento per dimostrarlo, difendendo uno dei più sacri diritti: quello di essere curati e Casa Pound Italia sarà in prima linea con i cittadini del Golfo”.