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Formia / Festa per il 50° anniversario di sacerdozio per Don Vincenzo Macera

FORMIA – Un sacerdote che in tempi sospetti ha saputo e voluto andare incontro ad una delle tante periferie, umane e materiali, di Formia. L’ha fatto in tempi non sospetti in uno dei quartieri da sempre più complicati e difficili della città, Rio Fresco Scacciagalline, sorto troppo velocemente e senza un’adeguata programmazione sociale e aggregativa. E uno dei gap, allora, era l’assenza di un luogo in cui incontrarsi, socializzare e fare rete e la caparbietà di questo sacerdote “lavoratore” si è concretizzata con la realizzazione di una Chiesa dedicata al papà putativo di Gesù, San Giuseppe Lavoratore. A Don Vincenzo Macera, la vigilia del 50° anniversario della sua ordinazione sacerdotale, ha fatto tanto piacere che la curia dell’intera Arcidiocesi di Gaeta si ritrovasse, guidata dall’Arcivescovo Monsignor Luigi Vari, per festeggiare questo primo mezzo secolo di “matrimonio con il Signore”.

La concelebrazione Eucaristica, a cui hanno partecipato tantissimi parroci del territorio, è sembrata, essere ad un certo punto, un mini Sinodo diocesano con tanti laici impegnati nelle tante periferie del Golfo per celebrare l’annuale ed atteso convegno degli assistenti e presidenti parrocchiali di Azione cattolica che, dal titolo “Compagni di strada”, è stato appositamente organizzato in questo luogo finalmente normalizzato. Il convegno, poi, si è svolto nella chiesa di un sacerdote che, incaricato diocesano per il servizio “Nuove Chiese”, economo del Seminario Diocesano, membro del consiglio presbiterale e amministratore della parrocchia di Santa Candida a Ventotene, dell’Azione Cattolica di Gaeta è stato assistente unitario dell’associazione nei decenni successivi alla riforma dello statuto e ha dato un contributo determinante alla sua rinascita e alla formazione di tanti laici che hanno servito e servono ancora la Chiesa e l’Azione cattolica.

Che don Vincenzo Macera si sia speso tanto e generosamente per l’Arciodiocesi del Golfo l’ha ribadito Monsignor Luigi Vari nell’intervista (disponibile a fine articolo) rilasciata al termine del convegno degli assistenti e dei presidenti parrocchiali di Ac cui hanno partecipato, tra gli altri, ospiti dell’attiva presidente diocesana Paolina Valeriano, don Alessandro Valentino, assistente unitario dell’Ac di Nola e assistente regionale dell’Ac della Campania, e Michele Romano, vice-responsabile Acr della diocesi di Nola. E la professoressa Valeriano prima e l’Arcivescovo di Gaeta poi hanno ribadito come “il rapporto tra i laici di Ac, in particolare i responsabili associativi ed educativi, e gli assistenti, parrocchiali e diocesani, giochi un ruolo fondamentale per la vita delle associazioni territoriali di base e di quella diocesana. La storia dell’Azione cattolica è piena di ‘sacerdoti che hanno amato e amano l’associazione e si spendono perché essa sia luogo di crescita di laici adulti nella fede’, come afferma il progetto formativo. Una storia segnata – ha aggiunte nel suo intervento la presidente Valeriano – da uno straordinario legame spirituale, di amicizia e di collaborazione con il ministero presbiterale, legame inscritto nella natura stessa dell’associazione, che sceglie di servire la Chiesa in collaborazione con la gerarchia.

Da questo legame presbiteri e laici insieme ricevono giovamento nella loro maturazione umana e cristiana, ciascuno secondo la propria vocazione: i laici sono aiutati a diventare adulti nella fede e a comprendere il senso della propria laicità e come essa si esplichi nella Chiesa e nel mondo; i sacerdoti, servendo l’associazione, possono sperimentare la passione e il rispetto per la laicità, la bellezza di questo rapporto in cui si è nello stesso tempo fratello e padre, discepolo e maestro in una dinamica di reciprocità e fraternità che fa crescere entrambi. L’Ac, insomma, è e deve essere sempre di più una palestra di rapporti esemplari con i sacerdoti, luogo in cui si cresce insieme nella fede, costruendo legami di amicizia e di stima reciproca. È la necessità di questo legame, fondamentale e insostituibile, che vogliamo ribadire, è questa scelta di camminare insieme che vogliamo sostenere, la scelta di essere “compagni di strada”, nella consapevolezza che ‘la forza formativa dell’associazione non sta tanto nella riuscita delle sue iniziative, ma nella qualità fraterna delle relazioni che in essa si vivono: relazioni capaci di dire a tutti, laici e presbiteri, la bellezza di essere Chiesa, popolo di Dio in cammino”.

Prima della conclusione del convegno annuale dell’Azione Cattolica diocesana Monsignor Vari ha annunciato il previsto, dopo cinque anni di incarico, avvicendamento di tre assistenti della più importante associazione laicale attiva sul territorio: don Sandro Guerriero, don Gennaro Petruccelli e don Fabio Gallozzi. Del nuovo collegio assistenti fanno parte don Carlo Lembo, nominato assistente unitario e del settore Adulti (nato nel 1974, sacerdote dal 1999, è attualmente vicario episcopale per la pastorale, vicario foraneo di Formia, parroco della Madonna del Carmine e di Santa Teresa d’Avila a Formia, assistente della Cdal e docente di sacra scrittura all’Istituto teologico leoniano di Anagni); don Giuseppe Marzano, assistente del settore Giovani (nato nel 1985, sacerdote dal 2016, è parroco della Regalità di Maria Santissima e San Pio X al Salto di Fondi, direttore dell’ufficio diocesano di pastorale vocazionale, membro e segretario del consiglio presbiterale diocesano); don Alessandro Casaregola (nato nel 1990, sacerdote dal 2017, è responsabile dell’anno propedeutico del Pontificio Collegio Leoniano di Anagni , vicario presso la parrocchia di Santi Lorenzo e Giovanni Battista a Formia e… figlio dell’ex presidente dell’Azione Cattolica Diocesana di Gaeta, Maria Rosaria Colozzo) mentre don Alessio Tomao è stato nominato assistente dell’Azione cattolica Ragazzi (nato nel 1990, sacerdote dal 2016, è segretario particolare dell’arcivescovo di Gaeta Luigi Vari, vicario parrocchiale della Cattedrale di Gaeta, membro del consiglio diocesano per gli affari economici e incaricato diocesano della Faci).
Saverio Forte

Intervista a Monsignor Luigi Vari e Don Vincenzo Macera

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