Acqualatina, gli avvocati della Class Action chiedono rispetto dell’ordinanza del Tribunale di Roma

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FORMIA – Il Comitato che raggruppa gli avvocati promotori della Class Action contro Acqualatina ha inviato una segnalazione al Collegio Sindacale di Acqualatina sottolineando il suo impegno a vigilare sull’osservanza della legge o dello statuto, oltre che sul rispetto dei principi di corretta amministrazione”. Il pomo della discordia è costituito da quello che viene invocato come il “necessario” rispetto della recente ordinanza della decima sezione del Tribunale civile di Roma che ha ammesso l’azione di classe con riferimento alla presunta illegittimità di tutte le partite pregresse che compaiono in bolletta.

“La pronuncia del Tribunale, infatti, si ripercuoterà sulle casse della società sia per i rimborsi a favore degli utenti privati che aderiranno all’azione di classe entro febbraio del 2019, che per le minori entrate future conseguenti alla soppressione,in bolletta, di tali voci illegittime – hanno affermato gli avvocati Massimo Clemente,Vincenzo Fontanarosa, Christian Lombardi, Patrizia Menanno, Orazio Picano, Chiara Samperisi e Annamaria Zarrelli – La portata del fenomeno della illegittimità delle partite pregresse travalica il perimetro degli utenti privati, ai quali la declaratoria del Tribunale è al momento circoscritta, per affermare un principio da estendersi in realtà a tutte le categorie di utenti di Acqualatina.” Se è vero, infatti, che nella Class Action i rimborsi opereranno solo a favore degli utenti privati che aderiranno al giudizio, è altrettanto vero che – si legge in una nota del comitato promotore della Class Action – il principio di illegittimità delle partite pregresse non potrà non riverberarsi su tutte le altre categorie di utenti (come imprenditori, commercianti, artigiani e professionisti) per le quali rimane comunque percorribile, con fondate evidenti prospettive di successo, la strada dell’autonoma impugnazione delle bollette”.

I legali della Class Action arrivano finanche a sostenere, dopo il pronunciamento del Tribunale di Latina , la “necessità improcrastinabile di Acqualatina spa di stralciare da subito le partite pregresse da tutte le prossime bollette, se non vuole peggiorare la sua posizione già estremamente critica.” Ma c’è di più. Quello definito dal Tribunale di Roma è anche un profilo etico percepibile ricorrendo ad un “buon senso e alla normale diligenza. In questo scenario, si intuisce che i rischi ai quali è esposta Acqualatina – concludono gli avvocati Clemente, Fontanarosa,Lombardi, Menanno, Picano, Samperisi e Zarrelli – si moltiplicano e non provvedere alla loro segnalazione e alla valutazione degli effetti che sono capaci di generare sull’equilibrio economico finanziario della società, renderebbe il Collegio Sindacale, tenuto alla richiamata vigilanza, complice delle scelte illegittime del Consiglio di amministrazione”.

Saverio Forte