Latina / Revoca appalto pulizie scuole, il Tar rinvia la decisione a luglio

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LATINA – Incredibile. Non sanno più a quale santo pregare la Filcams-Cgil, la Fisascat-Cisl, la Uiltrasporti e le Confederazioni di Cgil, Cisl e Uil del Lazio dopo la decisione del Tar del Lazio- sezione di Latina – di rinviare al prossimo 5 luglio la discussione del ricorso presentato dall’associazione temporanea d’imprese che ha avuto revocata per gravi violazioni economiche e contrattuali lo scorso dicembre la convenzione stipulata dopo la miliardaria gara d’appalto indetta dalla Consip per la gestione dei servizi di pulizia e decoro delle scuole pubbliche delle province di Latina e Frosinone. Le organizzazioni sindacali di categoria hanno considerato “tutt’altro che beneagurante” il rinvio del Tar che, di fatto, acuisce la gravissima situazione economica e occupazionali di tantissimi lavoratori del settore.

Questo inverosimile rinvio del Tar – hanno commentato il segretario della Filcams Cgil Giovanni Gioia e quello organizzativo del sindacato per le province di Latina e Frosinone Dario D’Arcangeli –costituisce un altro schiaffo per i lavoratori, i quali, mentre l’Ati a cui è stato revocato l’appalto promosso con danaro pubblico, non percepiscono da mesi i rispettivi stipendi e addirittura sono stati rimpiazzati quando la loro posizione comincia ad essere scomoda. Il Tar, insomma, non ha tenuto conto del dramma, sociale, umano ed economico, che stanno vivendo questi lavoratori, il cui operato quotidiano permette a tante scuole del Basso Lazio di rimanere aperte. Che la situazione sia giunta in un punto di non ritorno la conferma era arrivata dal riuscito sit in promosso dalle maestranze nei pressi del ministero dell’Istruzione alla presenza di diversi parlamentari.

La Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltrasporti e le Confederazioni di Cgil, Cisl e Uil del Lazio da giorni sostengono che le aziende componenti dell’Ati continuano a beneficiare di soldi pubblici ma alcuni dirigenti scolastici, soprattutto in provincia di Latina, che non stanno ottemperando alle indicazioni fornite dalle circolari ministeriali relativamente al pagamento in surroga e alle proroghe degli appalti concesse alle aziende destinatarie del contratto di risoluzione! Si è instaurato un rimballo di responsabilità ed il Ministero, cui si sono rivolti il riconfermato vice-presidente della regione Lazio Massimiliano Smeriglio ed il neo assessore regionale al lavoro Claudio Di Bernardino, ha assunto l’impegno di coinvolgere tutti gli enti coinvolti, in primis l’Ufficio scolastico regionale del Lazio, il Ministero del Lavoro, l’Anac e la Consip.

Ricevendo i segretari territoriali di Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltrasporti insieme ad una delegazione di lavoratori, il Prefetto di Frosinone Emilia Zarrilli aveva scritto al Ministero dell’Istruzione per trovare una soluzione immediata e positiva e permettere la prosecuzione dell’anno scolastico che per alcuni lavoratori socialmente utili della provincia ciociara terminerà nella maniera migliore. Il Consiglio di Stato, accogliendo specifici e mirati ricorsi, ha riconosciuto loro lo “status giuridico” di collaboratore scolastico, uno step importante per superare anni di totale precariato, economico, contrattuale e previdenziale.

Saverio Forte