Gaeta / Cadavere a Sant’Agostino, disposta l’autopsia

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GAETA – Solo l’esame autoptico disposto presso l’obitorio dell’ospedale Santa Scolastica di Cassino dal magistrato di turno, il sostituto procuratore Beatrice Siravo, contribuirà a chiarire la causa del decesso di un uomo, dall’età apparente tra i 35 e i i 50 anni, trovato cadavere poco prima di mezzogiorno nella zona sottostante il cavalcavia della strada regionale Flacca, in località “Scarpone”, nel tratto terminale della piana di Sant’Agostino a Gaeta. A rinvenire l’uomo, di carnagione bianca, erano stati due escursionisti e la prima ipotesi formulata è che si trattasse di un rocciatore, caduto durante un tentativo di arrampicata durante un tentativo lungo una delle tante falesie a strapiombo sul mare che sovrastano la parte conclusiva del litorale di ponente di Gaeta.

Accanto al corpo era stato ritrovato soltanto uno zaino e nessun tipo di attrezzatura che potesse avvalorare questa possibile ricostruzione. Dell’episodio si stanno occupando gli agenti del commissariato di Polizia di Gaeta che, agli ordini del vice-questore Maurizio Mancini, stanno cercando identificare la vittima, aspetto non facile perché l’uomo, che ha riportato numerose fratture agli arti inferiori compatibili con una caduta dall’alto, non aveva con sé alcun documento.

Due le ipotesi sul tappeto: l’uomo, probabilmente un senza fissa dimora, potrebbe essersi suicidato gettandosi dal cavalcavia della Flacca oppure vittima di un incidente nel tentativo di schivare un’auto in transito.
Gli uomini del commissariato, cui si sono affiancati i Vigili del Fuoco per il recupero dell’uomo, stanno vagliando le più recenti denunce di scomparsa – ma stando alle prime informazioni – non risultano persone scomparse nella zona di Gaeta.

Saverio Forte