Politica

Energie per l’Italia si organizza: Stefano Parisi a Sperlonga

SPERLONGA – Ufficialmente è stato un incontro per esprimere i sentimenti di gratitudine per il sostegno elettorale ricevuto alle elezioni regionali del 4 marzo di cui è stato candidato presidente della coalizione di centrodestra. Ma dietro quelle tante “pacche sulle spalle” c’era dell’altro: “Ci sono presupposti anche sul territorio della provincia di Latina per dar vita ad un altro tipo di centro destra capace non di essere alternativi all’esperienza politico-amministrativa di Forza Italia ma di andare oltre… Forza Italia”. Stefano Parisi ha scelto Sperlonga per sostanziare la nascita sul territorio pontino di “Energie per l’Italia”, il movimento di cui è leader a livello nazionale e che naturalmente l’ha sostenuto più tutti nella sfortunata e tardiva candidatura alle ultime elezioni regionali. Parisi avrebbe potuto individuare uno dei 33 centri della provincia per lanciare il guanto di sfida a Forza Italia ma la preferenza è caduta sul borgo saraceno per un’infinità di ragioni. Di Sperlonga è sindaco quell’Armando Cusani che, coinvolto nel gennaio 2017 in una pesantissima inchiesta giudiziaria a causa della quale ha trascorso sei mesi nel carcere di via Aspromonte a Latina e tre agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Sperlonga, ha avuto la forza e, perché no, anche il coraggio di tornare a fare il sindaco del suo paese e di interrompere bruscamente, a poche settimane dal voto politico e regionale, il suo quasi venticinquennale rapporto con il suo partito, Forza Italia, perché probabilmente (ma una ragione ufficiale ancora non c’è) l’ha ripudiato, gli ha voltato le spalle nel momento in cui, invece, avrebbe meritato e richiesto una vicinanza, pur se apparente, politica ed umana.

Stefano Parisi è stato il primo a scrivere sul suo profilo facebook, appena tornato a Roma dopo aver incontrato sulla panoramicissima ed unica terrazza della torre Truglia i dirigenti e attivisti locali del suo movimento civico, la ragione di questa trasferta “a sud della provincia di Latina”. Grazie al suo cambiamento negli ultimi anni “Sperlonga – ha esordito – è diventata simbolo di quella cultura del fare che tanto serve al nostro paese. Ho incontrato gli amici e gli amministratori locali di questa zona del Lazio e saluto l’amico Armando Cusani, sindaco di Sperlonga e ottimo amministratore, che quel cambiamento ha saputo interpretare con capacità di governo, competenza e un’idea forte di sviluppo economico dei territori. Un modello che è anche il nostro, il programma di “Energie per l’Italia” per ricostruire il Lazio e l’Italia”. All’incontro di Sperlonga, naturalmente, la priorità scaturita è stata una soltanto: ramificarsi e tentare di affermarsi sul territorio. Il coordinatore regionale Donato Robilotta ha auspicato l’apertura di un circolo in almeno ciascun comune e la riposta, in termini di presenze, è stata interessante oltre alla nutrita rappresentanza della maggioranza che sostiene Cusani allo stesso comune di Sperlonga.

Qualche nome? I sindaci di Lenola e Campodimele, Andrea Antogiovanni e Roberto Zannella, l’ex assessore provinciale allo sviluppo economico Silvio D’Arco (Formia), l’ex consigliere provinciale Claudio Cardogna (Itri), l’ex sindaco di Gaeta ed ex delegato in Provincia Quirino Leccese, i consiglieri comunali di Minturno Fausto Larocca e Tommaso Iossa e finanche il professor Antonio Villano, il presidente dell’Otuc, l’Organismo di Tutela degli Utenti e dei Consumatori del servizio idrico di Latina. Unico assente, peraltro giustificatissimo, Vincenzo Fedele, il dimissionario consigliere comunale di Minturno che, diventato ormai l’”ombra” di Armando Cusani, è rimasto a casa sofferente per qualche costola incrinata dopo una rovinosa caduta in giardino. Manca ancora l’ufficializzazione ma Fedele sta guadagnando sul campo i gradi di coordinatore provinciale. Intanto partecipa come capodelegazione di “Energie per l’Italia” ai vari tavoli in corso per la definizione delle candidature a sindaco alle elezioni amministrative al comune di Formia.

“Un fatto è certo – ha commentato Fedele, che nel fine settimana farà un report a Cusani – saremo presenti alle elezioni di un comune, Formia, dove i riscontri elettorali delle regionali sono stati interessanti così in tutte le realtà territoriali del Golfo. Abbiamo deciso? Non ancora, anche se qualche pregiudiziale esiste”. L’assist di Fedele che viene catapultato sul taccuino del cronista è il suo miglior pane companatico: alle amministrative del 10 giugno “Energie per l’Italia” non sosterrà il candidato a sindaco che avrà come sostenitore l’ex partito di Cusani, Forza Italia. Una battuta di Fedele è la migliore risposta a questo intrico politico: “In due siamo e saremo troppi…” In effetti la fatwa giornalistica dello stesso Cusani dei giorni scorsi è stata molto eloquente che giustificasse la sua decisione di abbandonare la nave azzurra. Forza Italia accusata di non aver saputo (o voluto) creare una nuova classe dirigente dal basso, Forza Italia che non si mai trasformata (volutamente?) in un partito dopo un’iniziale fase di gestione democratica del movimento, Forza Italia che invece ha realizzato tanti “cerchi magici” autoreferenziali nei confronti del presidente Silvio Berlusconi, Forza Italia incapace di produrre in atti amministrativi quanto reclamizzava in qualsiasi campagna elettorale, Forza Italia in grado di esprimere una classe dirigente che poi ha legiferato contro gli interessi dei cittadini socialmente più deboli e a rischio”.

Cusani ha censurato, poi, il comportamento elettorale del suo ex partito alle ultime regionali – quasi dimezzati i voti rispetto alle elezioni del 2013 – laddove ha realizzato liste “che servivano per conservare il posto di lavoro per alcuni”. Parole pesantissime che sembrano avere come bersagli da colpire dirigenti di primissimo piano di Forza Italia che delle stanze dei bottoni di Cusani (Provincia e CdA di Acqualatina) avevano personalmente le chiavi…. Domenica intanto si vota per il nuovo presidente della Provincia ma a parteciparvi ci sarà il consigliere comunale di Sperlonga Armando Cusani che – l’ho confessato – non sa ancora a chi dare la sua personale preferenza ad uno dei tre candidati in lizza, il sindaco di Latina Damiano Coletta, il sindaco di Pontinia del Pd Sandro Medici (sostenuto dal suo ex partito) e dal primo cittadino di Sabaudia Giada Gervasi. Cusani, per ben due volte eletto dai cittadini a presidente della Provincia, ha voluto richiamare alle armi gli altri colleghi sindaci della provincia: “facciano qualcosa e subito per tentare di modifica una pessima legge qual è stata la riforma Del Rio. La Provincia è stata trasformata in un ente inutile o, peggio, in un dopolavoro per alcuni amministratori locali…”

Saverio Forte

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