FORMIA – “Sold out” al teatro Remigio Paone di Formia per l’attesa e partecipata edizione, giunta al numero 36, dell’annuale convegno “Bachelet” che, organizzato dall’omonima associazione e dall’Azione Cattolica Diocesana, è diventato ormai un appuntamento fisso ed imprescindibile nella Chiesa di Gaeta per ricordare uno dei suoi “profeti” del 900, il vice-presidente del Csm ed ex presidente della stessa Ac italiana barbaramente ucciso dalle Brigate Rosse nel febbraio 1980 nell’atrio della facoltà di Scienze politiche dell’Università La Sapienza” di cui era un fine e ricercatissimo giurista. Il convegno è riuscito per la tematica prescelta dal consiglio direttivo dell’associazione “Bachelet”, l’emergenza idrica nel sud-pontino, e per il suo applaudito relatore. “L’acqua è ancora un diritto? Sete di normalità tra interessi e sprechi” è stato, questo, il tema su cui ha incentrato la sua relazione uno degli ultimi colleghi che ancora privilegia il terreno insidioso dell’inchiesta e dei reportage, Riccardo Iacona, conduttore del programma di Rai 3 “Presa Diretta”.
Intervista a Riccardo Iacona
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“E’ stata un’occasione unica e rara per riflettere su un problema che fino a qualche mese fa credevamo – ha aggiunto il presidente dell’associazione culturale “Vittorio Bachelet”, Alfredo Carroccia – riguardasse solo altri continenti, altre nazioni, che, in altre parole, non ci toccasse direttamente. Infatti, come dice Papa Francesco nell’Enciclica “Laudato Si’, “la disponibilità di acqua è rimasta costante per lungo tempo, ma ora in molti luoghi la domanda supera l’offerta”. Invece per le vicende della scorsa estate ci siamo resi conto che il problema dell’acqua, del suo utilizzo, della sua gestione, riguarda anche l’Italia e tocca anche la nostra arcidiocesi.”
Intervista a Alfredo Carroccia