Gaeta / Carro sui migranti, parlano i carristi che lo hanno costruito

Attualità Gaeta

GAETA – Dopo le polemiche per l’inserimento all’interno della sfilata del carnevale di Gaeta di un carro riguardante la tragedia dei migranti, l’associazione dei Carristi del Golfo, incaricata dall’amministrazione comunale di realizzarlo assieme ad altri tre, spiega il contenuto esatto del carro. “Ciò che il nostro manufatto vuole rappresentare – spiegano gli autori – niente altro è che la figura dell’approfittatore, impersonato dal diavolo, che si fa largo e si nutre del problema che attanaglia i richiedenti asilo, complice l’incapacità di governare adeguatamente il fenomeno. Il nostro impegno – continuano – è proiettato a rendere indimenticabile le date dell’11 e 13 febbraio scelte per il carnevale a Gaeta, a cui prenderanno parte entusiasticamente adulti e bambini”. Perché la scelta di Belzebù? “Il diavolo, allegoricamente rappresenta il potere occulto che sta dietro e che manovra tutto questo business economico. Egli è velatamente celato dietro i panni di un buffone di corte, allo scopo di apparire buono agli occhi della povera gente, mentre nella realtà cerca solo di speculare su queste tragedie”.