FORMIA – Di nuovo sul banco degli imputati sono finiti gli impianti di miticoltura operanti nel tratto di mare tra Formia e Gaeta per l’ennesimo danno subito dai pescatori della darsena “La Quercia” di Formia. Esasperati per quanto di nuovo avvenuto a distanza di meno di due mesi dal primo grave episodio, gli operatori hanno chiesto ed ottenuto l’intervento della Guardia Costiera ma sono intenzionati ora a rivolgersi ora alla Procura della Repubblica di Cassino. I pescatori formiani hanno recuperato le loro reti danneggiate o addirittura distrutte a causa di numerosi sacchetti di plastica di diverso colore – simili a delle calze conosciute nel settore della pesca come “reste” – abitualmente utilizzate dagli allevamenti delle cozze operanti al centro del Golfo.
E’ oramai certo che il fenomeno sia riconducibile alla violenta mareggiata che, flagellando il litorale del sud-pontino, ha provocato la fuoriuscita di questi sacchetti di plastica dalle “gabbie” degli impianti di miticoltura.
Saverio Forte