Formia / Truffa e riciclaggio, denunciate 9 persone

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FORMIA – Una collaudata organizzazione criminale specializzata nelle truffe e nel riciclaggio è stata sgominata, al termine di difficili indagini iniziate la scorsa estate, dagli agenti del commissariato di Polizia di Formia. Sarebbe stata composta da nove persone, sei delle quali residenti a Latina, Terracina e Cisterna, tutte denunciate a piede libero alla Procura della Repubblica di Cassino per truffa, sostituzione di persona e riciclaggio. La convinzione degli inquirenti del vice-questore Paolo Di Francia è di aver individuato un gruppo di persone capaci di sottrarre fraudolentemente i risparmi di ignari cittadini, ottenendo poi finanziamenti per decine di migliaia di euro. Il via alle indagini l’aveva dato lo scorso agosto un pensionato di Formia, allertato dai dirigenti di un istituto di credito cittadino che avevano notato il suo conto corrente prosciugarsi in poco tempo sulla scorta di due richieste di finanziamento proposte a suo nome da persone ignare.

Nello specifico avevano perfezionato una richiesta di prestito bancario per 8000 euro e, successivamente, presso altra società finanziaria, una cessione del quinto della sua pensione Inps per quasi 40mila euro. Gli accertamenti degli agenti del commissariato di Formia avevano subito scoperto un’anomalia: il documento di identità ed il codice fiscale a nome della vittima erano falsi. Nello specifico la carta d‘identità utilizzata conteneva sì le sue generalità anagrafiche ma la foto ritraeva un’altra persona. Le indagini appuravano, inoltre, che dalla lista movimenti del pensionato emergeva un accredito di quasi 25mila euro – non era altro che la cessione del quinto della pensione – abbinato ad un conto corrente di cui veniva annotato il numero per risalire all’intestatario . In questo modo le indagini apparivano subito in discesa.

Dopo alcuni giorni l’intera somma frutto del prestito veniva trasferita e distribuita con pagamenti riportanti causali palesemente fittizie, su una decina di carte ricaricabili “Postepay” i cui reali titolari avevano provveduto fortunatamente a denunciarne lo smarrimento. Uno di loro presentava una seconda querela dopo essere venuto a conoscenza che a suo nome era stato attivato il servizio delle Poste Italiane “Seguimi” che consente di dirottare la propria corrispondenza ad altro indirizzo e, precisamente, in una via del centro storico di Arzano, in provincia di Napoli, che naturalmente ignorava l’esistenza.

Gli accertamenti svolti presso il centro di smistamento dei Formia dell’ente Poste, in conclusione, hanno stabilito che l’attivazione del servizio era stata effettuata presso un ufficio Postale di Caserta per una durata di tre mesi e a formalizzala – guarda un po’ – era stata la stessa persona che si era presentata con il documento di riconoscimento contraffatto utilizzato per formalizzare la pratica di finanziamento a nome dell’ignaro pensionato di Formia.

Saverio Forte