Politica

Formia Rifiuti Zero, polemiche sulla proroga all’incarico di Raphael Rossi

FORMIA – L’ultima settimana di permanenza del sindaco Sandro Bartolomeo al comune di Formia è iniziata con una velenosa polemica: con le valigie in mano per una questione di opportunità avrebbe potuto e dovuto partecipare all’assemblea dei soci della municipalizzata Formia Rifiuti Zero e chiedere la proroga di un anno dell’incarico, scaduto dopo tre anni, del suo amministratore unico, il torinese Raphael Rossi? Complice il lungo ponte della festività dell’Immacolata i rappresentanti delle minoranze sono rimasti lontano da pc, tablet e telefonici e a interrompere un silenzio che stava diventando apparentemente imbarazzante è stata l’opposizione centrista secondo la quale il sindaco dimissionario di Formia si sarebbe dovuto astenere da quella scelta e per tante ragioni. L’incarico dell’amministratore della municipalizzata che si occupa del ciclo dei rifiuti scaturisce da una selezione ad hoc efettuata nel corso del 2014 – quasi un anno prima che il 1 maggio 2015 è diventata operativa la “Frz” – e sarebbe dovuto essere, vista la rilevanza politica del problema, un onere esclusivo del commissario Prefettizio che insiedierà tra una decina di giorni alla luce delle irrevocabili dimissioni del sindaco Bartolomeo.

A commentare quanto accaduto dopo l’esito dell’assemblea della Formia Rifiuti Zero è stato il consigliere dei “Centristi per Formia” e presidente uscente della commissione trasparenza, Antonio Di Rocco, secondo il quale la proroga dell’incarico voluta dal sindaco dimissionario Bartolomeo nasconde non poco insidie di natura contabile, perché formalizzata prima ancora dell’approvazione del bilancio di previsione del comune e della stessa Formia Rifiuti zero, senza alcun mandato, seppur formale, della Giunta e del consiglio comunale e inoltre, in assenza di un qualsiasi coinvolgimento dello scomodo controllo analogo del comune, formato dai dirigenti dell’avvocatura e dei settori ambiente e bilancio.

L’assessore uscente alla sostenibilità urbana del comune di Formia Claudio Marciano si trova in questi giorni ad Aosta per ragioni professionali di natura accademica e, interrogato dal cronista, ha confessato di ignorare la durata della proroga deliberata a Rossi dall’assemblea della “Rfz”. Se nei corridoi del palazzo municipale circola un’indiscrezione – non confermata – secondo la quale l’orientamento iniziale della Giunta Bartolomeo era quello di trattenere a Formia il torinese Rossi per un altro triennio, la proroga del mandato per un anno per Claudio Marciano è, invece, un “atto dovuto”, dettata – ha dichiarato – da ragioni pratiche e amministrative. Il suo operato dal novembre 2014 è stato positivo; ha contribuito a portare la raccolta differenziata al 70% con bilanci in attivo, l’acquisto di una moderna ed innovativa flotta mezzi, la realizzazione di lavori che hanno migliorato il centro comunale di raccolta e trasferenza dei rifiuti in località ex Enaoli e un costo del servizio che, malgrado le fluttuazioni dei prezzi delle piattaforme, è rimasto tra i più bassi della Provincia.

Per l’ormai ex assessore Marciano se il consiglio comunale è ai titoli di coda la Formia rifiuti zero non può fermarsi e Rossi, in qualità di amministratore unico, deve firmare gli stipendi, promulgare le gare per le forniture e provvedere a qualsiasi altro aspetto della gestione ordinaria dei rifiuti. Insomma la Formia Rifiuti zero deve andare è ”serenamente avanti a prescindere dalle questioni politiche interne al Comune. Sono due questioni distinte e separate”. L’ormai ex assessore alla sostenibilità urbana la pratica-Rossi sarà definita dalla prossima amministrazione comunale che uscirà vincente dalle urne amministrative della prossima primavera: “Come prevede infatti la legge, sebbene oggi il bando pubblico per selezionare gli amministratori unici delle municipalizzata è un obbligo, la nuova amministrazione potrà liberamente e tranquillamente revocare l’incarico a Rossi come si fa oggi con gli altri amministratori pubblici. Ma si sappia – ha aggiunto Marciano – che Rossi non è un esponente politico del centro sinistra, è un manager apprezzato a livello nazionale con esperienze di vertice in amministrazioni guidate da destra, sinistra, cinque stelle e altro che si trova a Formia dopo aver vinto un bando pubblico”.

Marciano non risponde alla domanda che la proroga di solo un anno a Rossi è “figlia” della mancata nomina del manager piemontese alla direzione della municipalizzata “Latina Bene comune” e preferisce attaccare frontalmente le minoranze: “Se altri hanno la voglia e la fretta di mettere le mani sull’azienda e di nominare qualche loro trombato lo dicessero chiaramente. Noi abbiamo fatto una scelta di qualità e di metodo. La lasciamo nelle mani di chi verrà assieme a un’azienda sana e solida – ha concluso l’assessore Claudio Marciano – Molto molto più di quello che abbiamo ereditato”.

Saverio Forte

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