Formia / Elezioni comunali, il candidato a sindaco Mario Taglialatela incassa nuove adesioni (video)

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FORMIA – La città è stanca di voli pindarici, spesso irrealizzabili ma buoni per far funzionare la macchina della propaganda. Formia ha bisogno innanzitutto di una stagione di riappacificazione, di cose piccole e realizzabili in grado di migliorare la qualità della vita dei suoi stanchi cittadini. Dopo la formale presentazione del suo sostegno elettorale avvenuto nella conferenza stampa del debutto del 14 novembre scorso, l’associazione “Araba Fenice” è stato primo soggetto ad ufficializzare il proprio appoggio alla sfida elettorale alle prossime amministrative della prossima primavera di “Formia Viva 201”, il movimento capeggiato da Mario Taglialatela, 74 anni, ex segretario generale dei comuni di Castelforte, Santi Cosma e Damiano, Sezze, Formia e Latina, comuni, gli ultimi due, di cui è stato anche direttore generale. Questo laboratorio rappresentante di quella che un tempo era tutta o in parte la “destra sociale” formiana ha scelto la “Multisala del mare” per garantire la sua vicinanza elettorale, politica ed umana ad una formazione civica che vuole essere davvero innovativa ed eterogenea sul piano politico e culturale.

Un imprinting sottolineato nel suo intervento iniziale e nell’intervista video rilasciata a Saverio Forte dal coordinatore dell’Araba Fenice”, Gianni Carpinelli, pronto ed entusiasta di sostenere la corsa di Mario Taglialatela, l’”unico meccanico in circolazione – è stata la sua definizione, mutuata da alcune presentazioni giornalistiche sul conto dell’ex segretario e direttore generale del comune – in grado di far ripartire il motore arrugginito e fermo da anni della macchina amministrativa dell’ente Comune”. Il portavoce di “Formia Viva 2018” Gianni Di Nucci ha avuto il compito di illustrare le varie fasi di un progetto “nato sì davanti un bar – ha ammesso scherzando – quello di piazza Mattej, dove un gruppo di amici discute da anni su tutto e, credetemi, non ha mai litigato”. Dopo l’adesione dell’”Araba Fenice” alla sfida elettorale di Mario Taglialatela è probabile, quasi certo, che possa essere formalizzato nelle prossime settimane l’allestimento di un civica che incarni il movimento giovanile che nel frattempo sta prendendo corpo.

La riprova è arrivata dagli interventi di due giovani professionisti quali sono Patrizia Celentano e l’avvocato Massimo Santangelo secondo i quali “Formia ora è costretta ad ereditare le conseguenze, le responsabilità, della quasi quarantennale contrapposizione destra-sinistra sinistra-destra. I problemi sono sotto gli occhi di tutti e ora si abbia almeno l’onestà intellettuale di guardare in faccia la realtà”. Il sostegno politico dell’”Araba Fenice” ha sancito il debutto nell’agone elettorale della signora Marisa, l’ex insegnante di scuola media in pensione che, come la figlia Titti in occasione della prima conferenza stampa ufficiale, ha voluto stare, complice anche la mattinata domenicale, al fianco del marito candidato a sindaco.

“Noi concorriamo per una pacificazione ma questa volta il destino di Formia sarà deciso dai formiani – ha tenuto subito a precisare il dottor Mario Taglialatela – Questa città in passato è stata svenduta su tavoli provinciali e regionali della politica Ora non lo sarà più”. Illustrando, nello specifico, alcuni elementi della sua bozza programmatica – perché tale al momento è – il candidato sindaco di “Formia viva 2018” ha detto di voler essere “ricordato in futuro per le cose semplici che potrebbero migliorare la qualità della vita dei cittadini, per dare risposte alle istanze delle periferie e delle frazioni, per accogliere e valorizzare le donne ed i giovani, troppe volte inascoltati ed elettoralmente mortificati”. Su un punto, che resta il suo pane companatico, Taglialatela promette un rilancio definitivo della macchina amministrativa dell’azienda comune che lui conosce meglio delle sue tasche: “Sinora veniva favorita, con una cadenza molto breve nel tempo, l’appartenenza politica di tizio o di caio. Mi faccio carico di un aspetto: dell’assetto organizzativo di un comune vanno tenute in debita considerazione l’efficienza e la meritocrazia e al comune di Formia questo elemento è stato sinora un perfetto sconosciuto”.

Intanto sta debuttare nel panorama elettorale un altro movimento civico, quello che alle amministrative del 2013 era capeggiato da Paola Villa. Fu una grande novità per le soluzioni e le prospettive che conteneva ma rimase stritolato nella tenaglia del ballottaggio tra Maurizio Costa e Sandro Bartolomeo. Vinse quest’ultimo e la candidata a sindaco Paola Villa rimase esclusa, nonostante 3000 preferenze, dal consiglio comunale. Il movimento “Un’altra città” non è più lo stesso di quello, che si fece apprezzare dall’elettorato formiano quasi cinque anni fa. E’ stato vittima di un’implosione interna, di una velenosa diaspora di cui furono artefici e protagonisti, loro malgrado, alcuni dei soci fondatori, gli “azionisti di maggioranza” riconducibili alla componente cattolica (e non solo) del movimento. Paola Villa sinora è stata considerata l’ideale candidata a sindaco del Movimento Cinque Stelle di cui – dice – non “ha nulla a che fare”. Ha dato appuntamento ai suoi simpatizzanti per sabato 16 dicembre presso le Officine culturali “Falcone e Borsellino” per presentare il suo nuovo progetto politico di cui lei, la professoressa di Vindicio, sarà naturalmente la candidata a sindaco. O almeno…

Saverio Forte

Intervista a Gianni Carpinelli