Formia / Ipab: ex Colonia Di Donato, sequestrati oltre 230mila euro a funzionari e impreditori

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FORMIA – La delicatissima inchiesta della Procura della Repubblica di Cassino sulla discussa riconversione dell’ex colonia “Federico Di Donato” nel quartiere medioevale di Castellone a Formia ha ora un risvolto di natura patrimoniale ed economica ai danni degli indagati, tutti “eccellenti”, nei confronti dei quali è stata disposta anche la conclusione delle indagini preliminari. Gli agenti del comando provinciale di Latina della Guardia di Finanza hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo di conti correnti e disponibilità finanziarie che, per un valore complessivo di 230mila euro, ha interessato coloro, dieci, che hanno avuto a che fare con i lavori di riconversione dello storico immobile risalente al 1300. Si tratta, tra questi, dell’ex potente dirigente regionale del settore Servizi Sociali Raniero De Filippis, dell’ex presidente facente funzioni dell’Ipab della Santissima Annunziata Piero Bianchi, dell’ex direttore Giovanni Caprio e di quello che un tempo è stato il responsabile unico del procedimento, l’ex dirigente dei settore urbanistica dei comune di Formia e Gaeta Roberto Guratti. Sono indagati, a vario titolo, di frode nelle pubbliche forniture, falsità ideologica e truffa aggravata ai danni di un ente pubblico, ipotesi accusatorie avallate, dopo mirate indagini, dal procuratore Capo di Cassino Luciano D’Emmanuele e dal Sostituto Procuratore Alfredo Mattei.

Il sequestro dei conti correnti è stato eseguito presso alcuni istituti bancari di Formia, Fondi, Gaeta, Latina, Napoli, Roma, Salerno e Rieti e ha riguardato anche i dirigenti della società appaltatrice dei lavori, la “Sacen” di Formia. E’ stata condivisa pertanto l’attività investigativa del gruppo di Formia delle Fiamme Gialle che, sequestrando l’ex colonia “Di Donato” lo scorso 25 gennaio al termine di un blitz eseguito finanche con l’apporto di un elicottero, accertò una serie di irregolarità e difformità nell’esecuzione dei lavori di riqualificazione, interventi finanziati dalla Regione per quasi un milione di euro ma mai definitivamente completati. Per il recupero del vasto complesso architettonico di oltre 15mila metri quadrati nel 2011 fu stipulato tra il comune di Formia e l’Ipab della Santissima Annunziata di Gaeta un contratto di comodato d’uso, della durata di 25 anni, che, grazie ad una serie di finanziamenti a “destinazione vincolata” concessi dall’allora Giunta Polverini, avrebbe dovuto recuperare la storica struttura per realizzarvi un centro regionale polivalente riservato agli emigrati laziali.

Le perizie tecniche disposte dal Pm Mattei hanno accertato non solo la difformità dei lavori rispetto alla progettazione, ma anche gravi violazioni alle norme sugli appalti pubblici che avrebbero procurato un indebito arricchimento all’azienda appaltatrice a danno dell’erario per oltre 230 mila euro. L’indagine della Procura di Cassino sarebbe scaturita da un esposto conoscitivo dell’attuale commissaria dell’Ipab della Santissima Annunziata, Luciana Selmi, dopo le difficoltà riscontrate dalla Regione a contabilizzare i reali interventi realizzati rispetto al contributo concesso. Il sospetto che il mezzo milione che manca all’appello sarebbe finito nelle casse di una fondazione, istituita dal vecchio corso dell’Ipab, per sostenere parcelle professionali e l’assunzione di personale.

Saverio Forte