Gaeta / Ecco “Le vie della seta del XXI secolo”, l’iniziativa di Assonautica, Habitat, Marco Polo System

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GAETA – Gaeta può e deve recitare un ruolo di primissimo piano nello sviluppo economico e culturale del Mediterraneo sia per la storia di città abituata a creare ponti che per aver inaugurato, prima con lo Yacht Med Festival e da quest’anno con il “Med Festival Experienze”, un’innovativa idea prima e un’apprezzata gestione poi delle economie del mare. Con questo proposito la città del Golfo è stata scelta per aderire al progetto “Vie della Seta del XXI Secolo” per favorire nuove e sostenibili forme di sviluppo in ben otto paesi della macroregione adriatico-jonica. La firma congiunta del protocollo d’intesa è avvenuta presso la Fondazione Caboto, all’interno del nuovo “Palazzo della cultura” di Gaeta” e a proporla è stato il “Marco Polo System” di Venezia, guarda un po’ operante nella città lagunare da cui otto secoli fa è stata percorsa la prima via della seta”. Ad affiancare – come si evince nelle interviste video di Saverio Forte – l’amministratore Pietrangelo Pettenò del “Marco Polo System” di Venezia, sono stati lka presidente Annika Patregnani dela Biennale Habitat, promotrice da tempo del progetto “Mediterraneo, patrimonio dell’umanità”, il neo vice presidente del Forum Aic “Adriatic & Ionian Chamber of commerce” (che raggruppa le Camere di Commercio di otto paesi dell’area adriatico-jonica) Alfredo Malcarne – mentre il padrone di casa è stato il vice presidente dell’Assonautica italiana, l’ex presidente della Camera di commercio di Latina Vincenzo Zottola.

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