Sperlonga / Nicola Reale torna a chiedere a prefetto e ministro il commissariamento del Comune

Politica Sperlonga

SPERLONGA – Continua l’azione di forcing nei confronti dell’amministrazione comunale di Sperlonga alle prese con le conseguenze dell’inchiesta giudiziaria “Tiberio” e con nuovi procedimenti penali che hanno investito di nuovo alcuni assessori in carica. Non bastava la richiesta del gruppo d’opposizione di “”Sperlonga cambia” che aveva sollecitato il prefetto di Latina Faloni ad intervenire per commissariare il comune che si è aggiunta la “coraggiosa” iniziativa, a pochi giorni dal suo insediamento, del Movimento Civico “Partecipazione Attiva”. Se nei giorni scorsi aveva espresso severe censure sull’inopportunita’ di realizzare un eliporto nella strategica e sensibile area archeologica della villa di Tiberio – aveva indirizzato a tal proposito un documento fortemente critico con il quale si dava l’altolà alla Conferenza dei Servizi che dovrà decidere sull’approvazione del progetto – il Movimento si rivolge direttamente al Ministro degli Interni e al Prefetto di Latina con un corposo documento-dossier di 32 pagine, con il quale viene chiesto lo scioglimento del Consiglio comunale di Sperlonga.
Il documento è stato inviato, per conoscenza, anche alla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, al Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia e all’Autorità Nazionale Anticorruzione e ripercorre con precisione chirurgica “oltre un decennio di gravi illegalità compiute” dall’amministrazioni che si sono susseguite al comune di Sperlonga, sempre capeggiate- osserva il coordinatore di questo movimento, l’ex capogruppo di opposizione Nicola Reale, direttamente o indirettamente, da Armando Cusani”.
In una dichiarazione proprio il portavoce del Movimento, Nicola Reale, ha specificato: “Lo scioglimento di un comune è cosa troppo seria e delicata per essere richiesta con semplici invocazioni al vento e il Prefetto non può agire sulla base di semplici valutazioni politiche di parte. Il dossier da noi presentato è una vera e propria radiografia degli illeciti compiuti con maniacale coerenza e continuità nella gestione della cosa pubblica; è una vera e propria mappa di quel malaffare che ha generato metastasi nella macchina amministrativa e nel paese. L’arresto del primo cittadino di Sperlonga( avvenuto il 16 gennaio nell’ambito dell’operazione “Tiberio”) e le diverse ipotesi delittuose per le quali sono indagati molti assessori sono soltanto la punta d’iceberg di un sistema criminoso che ha radici profonde e che ha inquinato il territorio. Nel documento – ha aggiunto Reale – abbiamo chiesto con forza al Ministro degli Interni Minniti e al Prefetto di Latina Faloni – prosegue Reale – di assolvere la loro funzione di garanzia democratica attivando con urgenza la procedura di scioglimento del consiglio comunale. Sarebbe indice di scarsa sensibilità democratica e istituzionale ignorare o anche semplicemente sottovalutare lo stato permanente di illegalità gravi e diffuse che a Sperlonga contraddice in maniera plateale e non più tollerabile il principio costituzionale di buon andamento e di imparzialità dell’azione amministrativa, altera i valori fondativi dello stato di diritto, della convivenza sociale e del principio di uguaglianza dei cittadini”.