Sperlonga invasa dai rifiuti, foto e reazioni

Ambiente Politica Sperlonga

SPERLONGA – Qualcosa non sembra più andare per il verso giusto a Sperlonga per quanto riguarda la gestione del ciclo dei rifiuti, uno dei fiori all’occhiello vantato dall’amministrazione comunale per entrare a far parte dell’elitè dei borghi più belli d’Italia. Le isole ecologiche, a distanza di mesi, sono ancora chiuse, i marciapiedi di via Valle sono sporchi e maleodoranti, gli scogli nell’area del porto sono invasi da rifiuti e cartacce, diverse strade che collegano il centro del paese con il Lago Lungo oltre che alla provinciale per Itri, sono piene di cumuli di rifiuti e i disagi per cittadini, turisti d commercianti, invece di diminuire, aumentano. Una situazione non idilliaca per l’immagine per Sperlonga che ha nel suo Pil una sola “voce”, il turismo. A chiedere di voltare pagina, e subito, erano stati 700 cittadini che avevano sottoscritto una petizione popolare per chiedere una maggiore pulizia e un maggiore decoro per il borgo saraceno. Il gruppo di opposizione di  “Sperlonga cambia” sperava che l’iniziativa venisse discussa nell’ultima seduta del consiglio comunale e invece “ancora una volta i consiglieri di maggioranza si sono chiusi in un silenzio che – ha tuonato l’ex candidato a sindaco Marco Toscano – è stato emblematico e imbarazzante. Si è cercato di addebitare la responsabilità di una gestione fallimentare del servizio esclusivamente all’inciviltà o agli organi amministrativi, ma questa strategia ha palesato ben presto i suoi limiti e le conseguenze di scelte politiche illogiche e insensate sono ormai evidenti ed i innegabili. L’inciviltà esiste, ma va arginata con controlli e sanzioni, attraverso un servizio moderno ed efficiente che scoraggi i maleducati.
L’incapacità e l’incompetenza di questa maggioranza sono ormai note a tutti. Tuttavia, ciò che più colpisce – scrive Toscano sulla pagina facebook di “Sperlonga Cambia” è la mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini di Sperlonga, dei residenti, dei proprietari di casa, degli imprenditori, dei turisti e dei villeggianti: 700 persone hanno rivolto all’amministrazione un appello per chiedere un paese più pulito e hanno diritto di ricevere al più presto una risposta. Una risposta che, in questo caso, sarebbe stata non soltanto una cortesia, ma un dovere”. A Sperlonga – è vero – sono aperte e sanguinati dallo scorso 16 gennaio le ferite dell’inchiesta giudiziaria “Tiberio”, il cui processo riprenderà a settembre. Il sindaco in carica ,Armando Cusani, si trova da giugno ai domiciliari ed il suo arresto ha fatto sbandare non poco la “navicella” del comune e quelli che dovevano essere i suoi stretti collaboratori , tutt’altro che all’altezza per affrontare il mare in tempesta, l’hanno portato dritta dritta sugli scogli. Purtroppo.

Questo slideshow richiede JavaScript.