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Ventotene / Franceschini e Boschi inaugurano l’elisuperificie di Santo Stefano (video)

VENTOTENE – Una prima tappa del percorso di recupero e rifunzionalizzazione dell’ex carcere borbonico che, grazie a 70 milioni di euro stanziati lo scorso anno dal Cipe, dovrebbe diventare un campus universitario per la formazione di giovani europei e dare così una vera casa a quei valori nati, oltre 75 anni fa, durante gli anni bui della guerra, con il Manifesto per un’Europa libera ed unita di Altiero Spinelli. Si sono espressi in questi termini il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del turismo, Dario Franceschini, e i Sottosegretari di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Maria Elena Boschi e Sandro Gozi inaugurando, sull’isolotto di Stefano a Ventotene, l’elisuperficie, una struttura realizzata in poco più di tre mesi dal genio ingegneristico e militare dall’Agenzia del Demani del Ministero della Difesa per effettuare gli interventi di restauro e valorizzazione dell’ex carcere.

Maria Elena Boschi

Qui sono stati reclusi alcuni “padri” dell’Italia libera e democratica – un omaggio floreale è stato lasciato ai piedi della stele che ricorda la reclusione dell’antifascista e poi presidente della Repubblica Sandro Pertini – ed il progetto di recupero del reclusorio “è il modo migliore anche per rilanciare certi valori europei – ha detto la sottosegretaria Boschi – Immaginare che questo carcere diventerà un luogo dove le menti si aprono al confronto e al dialogo è il modo migliore per ricordare gli uomini che da qui sono passati. Non c’è modo migliore per portare avanti e onorare quegli stessi ideali che trasformare un luogo di prigionia e desolazione in un centro di studio, formazione e confronto per i giovani di tutta Europa”.

Dario Franceschini

Per il ministro Dario Franceschini il compito del governo sarà quello di far diventare questo luogo un simbolo per tutta l’Europa, una sfida che sarà vinta – ha detto – in un tempo molto più breve di quanto si possa immaginare: “Credo che qui ci sia una grande sfida su tanti fronti: la simbologia fortissima di questo luogo, per ricordarci la lotta al fascismo e per ricordarci l’idea straordinaria di Europa nata da Ventotene. Ma c’è anche la bellezza incredibile di un luogo stupefacente e meraviglioso. A Ventotene “è inoltre affidata una nuova missione, ovvero ricordarsi che si trova nel cuore del Mediterraneo. Il Mediterraneo deve essere un luogo che unisce e non che divide: un giorno sarà un grande lago e l’Italia sarà un molo aperto dove sarà possibile confrontarsi e dialogare” – ha concluso Franceschini.

L’elicottero di Stato sul quale erano a bordo i tre membri del governo era atterrato dapprima alle 11.49 in punto sull’elisuperfice dell’isola di Ventotene, nei pressi del locale cimitero, per prelevare il Prefetto di Latina Pierluigi Faloni e il neo sindaco dell’isola Gerardo Santomauro. Quella di Santo Stefano, alla distanza, si è rivelata una cerimonia blindatissima – attenzione massima e grande spiegamento di forze dell’ordine sulle due isole durante la cerimonia – alla quale hanno preso parte soltanto i membri dello staff del ministro e dei due sottosegretari, l’amministrazione comunale e le forze dell’ordine. Esclusa, invece, la stampa.

Proprio nella giornata di martedì la Sottosegretaria Boschi, il Ministro Franceschini, il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, avevano firmato a Palazzo Chigi il Contratto istituzionale di sviluppo per il recupero dell’ex carcere borbonico dell’isola. Una curiosità: Il sottosegretario di Stato Boschi aveva annunciato il suo viaggio sull’isola pontina con un post sul suo profilo Instagram mentre era in viaggio sull’elicottero di Stato.

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