Maurizio De Giovanni incanta il pubblico di Scauri

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MINTURNO – Un pubblico folto e attento ha abbracciato lo scrittore partenopeo Maurizio De Giovanni nella serata di venerdì scorso. Oltre trecento persone sono accorse in Piazza Marco Emilio Scauro – che si è prestata molto bene a questo tipo di evento – per ascoltare le parole del giallista che ha presentato il suo ultimo romanzo dedicato al Commissario Luigi Alfredo Ricciardi, “Rondini d’inverno”. Dopo i saluti del sindaco Gerardo Stefanelli e l’introduzione dell’assessore alla cultura Mimma Nuzzo, che ha ribadito l’impegno di creare un calendario di eventi sempre più di qualità, la serata è proseguita con gli aneddoti raccontati da De Giovanni con piglio ironico sui diversi aspetti dei romanzi, con il sottofondo musicale offerto dal duo formato da Antonio Di Bernardo (Sax) e Francesco Vellucci (piano), che hanno suonato il classico repertorio napoletano accostandolo a brani presi dalla storia del cinema.

Lo scrittore, incalzato dalle domande della giornalista Monica D’Onofrio, ha incantato il pubblico narrando dei suoi esordi, “scrittore per caso” si è definito, in quanto ha partecipato con un racconto a un concorso, spinto dai colleghi (De Giovanni era un bancario). Vinse quel concorso che lo portò a scrivere numerosi romanzi e trovare la fama con le indagini del Commissario Ricciardi, un personaggio dall’animo inquieto e malinconico e con quel dono, o condanna, di poter catturare le ultime parole e sensazioni delle vittime di morte violenta, ma anche con l’ispettore Lojacono e i Bastardi di Pizzofalcone – poliziotti maledetti e sgangherati nella Napoli di oggi, approdati alla tv in una serie per Raiuno, con Alessandro Gassmann nei panni di Lojacono. O la nuova serie, varata dai Guardiani: un ciclo di romanzi con protagonista non più un poliziotto ma un professore di antropologia, Marco Di Giacomo, alle prese con la misteriosa Napoli del sottosuolo.

Tanti gli aneddoti divertenti raccontati da De Giovanni sui suoi lettori che sovente incontra per strada o al bar a Napoli: spesso chiedono del prossimo libro o addirittura si immedesimano così tanto con le vicende dei personaggi da accusarlo di trattarli male. Un rapporto che lo scrittore ha rimarcato come propriamente partenopeo. Oppure particolarmente ironico il momento in cui ha raccontato i retroscena reali per la stesura del romanzo “Il resto della settimana” interamente dedicato alla sua passione per la squadra del Napoli con i diversi gesti scaramantici e riti propiziatori. Il pubblico ha gradito questo momento, intervenendo e colloquiando con l’autore.

De Giovanni ha poi annunciato che su Ricciardi scriverà altri due romanzi e poi chiuderà il ciclo perché “bisogna anche capire quando finire e non tirare a lungo con un personaggio”, ma ha anche detto di voler “andare in pensione” perché stanco: “Scrivere – ha ribadito – è una attività molto impegnativa che assorbe tutto il mio tempo”. Insomma, uno scrittore che, dopo oltre venti romanzi e il successo avuto in tarda età, vuole ritirarsi a vita privata.

In chiusura, uno splendido monologo recitato da De Giovanni stesso che ha dimostrato anche delle ottime qualità interpretative. Una serata che ha emozionato quanti sono accorsi per ascoltare dal vivo il proprio scrittore preferito o per semplice curiosità. In conclusione il giallista non si è risparmiato nel firmare le copie di “Rondini d’inverno” e autografi o nel concedere qualche foto ricordo.

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