Formia / Pontone, chiesto un risarcimento di quasi 300.000 euro per la morte di Concetta Gigliano

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FORMIA – Duecentonovantatrémila euro. E’ l’entità della richiesta risarcitoria che Giuseppe Annunziata, di 85 anni, ha presentato contro il comune di Formia davanti il Tribunale di Cassino per i danni materiali e morali subiti dalla devastante esondazione del torrente Pontone, il corso d’acqua che attraversando ai confini i territori di Formia, Gaeta e Itri, ruppe gli argini nella notte tra il 31 ottobre ed il 1 novembre 2012 e devastò le campagna circostanze in località Canzatora. . Una coppia di anziani fu sorpresa dalla forza delle acque. Il signor Giuseppe riuscì a salvarsi, la moglie, Concetta Gigliano, che all’epoca aveva 86 anni, no. La signora tentò di ripararsi in auto, portata sotto braccio dal marito. Un’onda di piena del torrente Pontone la strappò ai suoi cari lasciandola priva di vita ad alcune centinaia di metri di distanza,in prossimità della spiaggia formiana di Vindicio. Giuseppe D’Ambrosio, nonostante la sua età, vuole regolare i conti con il comune di Formia, accusato, per quanto riguarda la sua competenza territoriale, di non aver promosso alcun serio intervento per la messa in sicurezza degli argini del pericoloso corso d’acqua. Il risarcimento danni invocato da D’Ambrosio, assistito legalmente dall’avvocato Pasquale Di Gabriele, non è motivato tanto per le conseguenze materiali subite dalla sua abitazione quella tragica notte quanto per il danno tanatologico – così viene definito – per la morte della signora Concetta dopo oltre 60 anni di matrimonio. A fronte di questa triste vicenda si è attivata anche la Giunta municipale che ha dato mandato alla propria avvocatura di costituirsi nel procedimento che inizierà davanti il Tribunale di Cassino il prossimo 29 novembre. Per il comune di Formia se qualcuno dovrà pagare , il Tribunale di Cassino dovrà chiamare in causa anche la Regione Lazio – il torrente Pontone fa parte del demanio regionale – ma anche i confinanti comuni di Gaeta e Itri per gli omessi interventi di bonifica. Si preannuncia, tuttavia, una battaglia legale. L’amministrazione formiana sostiene che a pronunciarsi dovrà essere eventualmente il Tribunale superiore delle acque. La citazione in giudizio non la pensa così: non si tratta di un difetto nella progettazione dell’opera idraulica ma solo e soltanto una cattiva o, meglio, inesistente manutenzione del torrente Pontone…