Formia / Incendio a Castellonorato, arrestato un piromane

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FORMIA – Ha 65 anni e abita nel centro urbano di Formia, in una zona diversa e lontana rispetto al luogo in cui è scoppiato uno degli incendi più devastanti e pericolosi che si ricordino negli ultimi anni nel sud pontino. E’ stato individuato ed arrestato in tempi da record da parte degli agenti del commissariato di Polizia l’uomo che si ritiene essere il responsabile del rogo che nella notte tra venerdì e sabato ha letteralmente incenerito la collina che, ai piedi della frazione collinare di Castellonorato, confina con la realtà di recente di urbanizzazione di Penitro. Il presunto piro-mane è stato arrestato quasi in flagranza dopo alcune mirate segnalazioni giunte al centralino del 113 da parte di alcuni residenti, gli stessi che, terrorizzati e disorientati, hanno dovuto abbandonare le rispettive abitazioni per motivi di sicurezza.

Il rogo, per la precisione, è scoppiato sul territorio di Castellonorato, non molto lontano dall’ex cimitero e dallo stadio comunale “San Nicola” e, alimentato da un fortissimo vento di tramontana, si è spostato verso est e, visibile per la sua ampiezza in ogni angolo dell’intero Golfo di Gaeta, ha distrutto diversi ettari di macchia mediterranea, di arbusti e di boscaglia. Sono state vissute scene di autentico terrore e disperazione da parte dei residenti, sia di Castellonorato che di Penitro, dove l’incendio a notte fonda, sul punto di lambire le abitazioni delle cooperative in località Acquarole-S.Angiolillo, è stato circoscritto grazie all’encomiabile intervento dei vigili del fuoco di Gaeta e Castelforte e di una squadra di volontari della protezione di tutti gruppi operanti sul territorio, “Ver Sud-pontino”, “Angeli dell’ambiente, “Gari 88”, Coi di Minturno, Eri e “Fenice”.

Alle luci dell’alba è potuto decollare un elicottero che ha dovuto spegnere gli ultimi focolai mentre a terra venivano eseguiti interventi di bonifica. Nel frattempo il piromane arre-stato, su disposizione dell’autorità giudiziaria, veniva trasferito nel carcere di via San Bartolomeo a Cassino.

Saverio Forte