Gaeta / Caso Acqualatina, le tubature non reggono. Il sindaco Mitrano: “Servono 300 milioni di euro”.

Cronaca Gaeta

GAETA – E’ la gestione di un intero sistema di condutture a condannare l’utente di Acqualatina a quello che è diventato ormai un “De Profundis” quotidiano. L’acqua zampilla dall’asfalto come se, all’improvviso, sgorgassero nuove sorgenti. Un fenomeno paradisiaco che richiama i quadretti lussureggianti della pittura impressionista se non fosse per il dramma che vivono in casa migliaia di persone. Chiusa (spesso a giorni di distanza) una perdita, se ne apre un’altra. E’ il caso di quanto sta succedendo sulla strada regionale Flacca e dintorni. Tappate le perdite sulla Flacca ed in via degli Olivi, l’acqua ha iniziato a scorrere copiosa nei giorni scorsi in via Garibaldi (zona cimitero). La perdita è stata poi eliminata per poi ripresentarsi a poche ore di distanza di nuovo sulla Flacca, nei pressi del distributore Q8.

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Da giorni invece continua ad irrorare le gomme delle auto in transito la perdita in via Sant’Agostino, sempre a Gaeta. A Formia invece perdite “a catena” si stanno verificando nel quartiere di Gianola, mentre altri zampilli si registrano a Castellonorato. Chi non zampillerà più è invece la fontana “a cannelle” in largo Paone. L’erogazione è stata fermata per evitare un inutile spreco di acqua.

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Ieri, nella parte terminale del consiglio comunale di Gaeta il sindaco Cosmo Mitrano ha preso la parola per comunicare ai consiglieri la gravità della situazione. Dopo aver spiegato le ragioni che lo hanno spinto a non partecipare al voto sul bilancio del gestore idrico Acqualatina, dal quale si aspetta importanti investimenti, ha analizzato la questione delle perdite idriche, in provincia pari circa al 70% dell’acqua messa in rete. Per il primo cittadino “arrivare al 35% di dispersione (media nazionale) equivarrebbe ad investimenti pari a 300 milioni di euro”, risorse evidentemente indisponibili.

Plausibile invece un “recupero della dispersione attorno al 6-7%”. Per quanto riguarda invece il fabbisogno complessivo del Golfo, la stima si aggirerebbe sui 900 / 950 litri al secondo, contro i 700 / 750 disponibii dalle sorgenti di Mazzoccolo e Capodacqua. Lavori di miglioria potrebbero portare al recupero dalle stesse di 40/50 litri al secondo, mentre altri 50 litri al secondo potrebbero provenire dalla nuova captazione ai 25 Ponti. Ma i tempi, come già noto, non sono brevi.