FORMIA – Nell’assemblea dei soci di oggi il Comune di Formia ha votato contro il bilancio di Acqualatina. “Con il 70% di perdite nella rete idrica – spiega l’Assessore Claudio Marciano – e i disagi che la popolazione è costretta a vivere ogni giorno a causa dei disservizi, l’utile di 18 milioni di euro descritto in bilancio è onestamente poco credibile, tanto più che la maggior parte dei crediti non sono fatturati e andranno a ingrossare il relativo fondo di svalutazione. Gli scontri sulla destinazione di tali utili lasciano quindi il tempo che trovano. Il voto contrario del Comune di Formia è sulla gestione industriale”.
Il bilancio è stato comunque approvato. “Il socio privato ha votato a favore – spiega l’Assessore Marciano – e lo stesso hanno fatto altri Comuni, su alcuni dei quali pesa il dictat del pegno delle azioni di Depfa. Rispettiamo la loro posizione ma crediamo sia sbagliata perché a questa Azienda andava dato un netto segnale di sfiducia. Prendiamo atto, inoltre, che molte realtà hanno preferito non esserci. Dei 40 comuni che compongono l’Ato meno di 10 hanno preso parte all’assemblea. Tra gli assenti anche realtà che vivono gli effetti dell’emergenza idrica e che forse avrebbero dovuto far sentire la propria voce”.
La convinzione è che “il gestore debba fare molto di più”. “L’impegno attuale per il recupero delle perdite è insufficiente. Tre squadre sono poche, ne servirebbero almeno il doppio. I 5 milioni di euro di investimenti che Acqualatina avrebbe appaltato per la riparazione della rete idrica devono essere raddoppiati e il piano di investimenti deve guardare anche al sud della provincia, senza che questo ricada sulle tariffe. Tra l’altro, 5 milioni di euro è esattamente il costo degli oneri fiscali che l’azienda sostiene ogni anno per il mutuo Depfa. La metà di questo costo è legato alla permanenza del contratto di copertura del mutuo che, ad oggi, porta solo perdite”.
Parallelamente, conclude Marciano, “ci impegneremo con gli altri Comuni dell’Ato a chiudere il percorso di ripubblicizzazione del servizio. A breve incontreremo Veolia e, in quella sede, verificheremo la possibilità di acquisire le quote del socio privato”.