Gaeta / Crisi idrica: il Sindaco Mitrano chiede i dissalatori per limitare i disagi della grave siccità

Gaeta Politica

GAETA – La morsa della siccità stringe il Basso Lazio e tutta l’Italia centro meridionale, Capitale compresa. Una situazione che non fa prevedere nulla di buono per la stagione estiva appena iniziata. “Dissalatori subito per alleviare i disagi ed avviare immediatamente interventi risolutivi della crisi idrica”. E’ il Sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano a farsi portavoce della grave problematica che in questi giorni attanaglia il Golfo di Gaeta e non solo.
Il Primo Cittadino ha incontrato in mattinata, presso la Casa Comunale, l’Ing. Ennio Cima, Direttore Tecnico di Acqualatina S.p.A., al fine di affrontare insieme e risolvere al più presto possibile l’emergenza, sollecitando ancora una volta azioni risolutive a breve termine, ma anche interventi immediati che possano limitare, a stretto giro, i gravi disagi vissuti dalla popolazione.

Le azioni risolutive dell’emergenza sono quelle accolte nel Programma degli Investimenti 2016/2019, in cui si fa riferimento alle direttrici indicate dal Sindaco Mitrano, sottoscritte dalla Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti ATO 4 nella riunione del 20 dicembre scorso: aumentare l’approvvigionamento idrico, anche attraverso la creazione di nuovi pozzi di captazione e ridurre la dispersione idrica che è pari al 60%.

Interventi urgenti, che possono essere realizzati subito come l’uso di dissalatori, e dare, a breve termine, sollievo al fabbisogno idrico non solo di Gaeta ma dell’intero comprensorio. Dissalatori che il Primo Cittadino di Gaeta ha già richiesto nei precedenti incontri con i tecnici della Società di gestione idrica e nelle riunioni istituzionali dell’Ente con i vertici di Acqualatina.

Il Sindaco Mitrano ha consegnato all’Ing. Cima una missiva indirizzata all’Ing. Raimondo Luigi Besson Amministratore Delegato di Acqualatina S.p.A. in cui sollecita gli interventi suddetti. Ma già dall’incontro di questa mattina sono emersi elementi di buon auspicio: la Società sta valutando seriamente la proposta dei dissalatori, e al più presto farà sapere in merito. Il Primo Cittadino non appena avrà la risposta definitiva di Acqualatina circa la realizzazione dei dissalatori, si farà promotore di un incontro con il Prefetto di Latina, per dare il via alla concretizzazione del progetto.

Il Sindaco Mitrano, nei prossimi giorni, si metterà in contatto con i suoi omologhi del Golfo di Gaeta per coordinarsi nell’affrontare la grave emergenza idrica, lavorando nella piena sinergia e collaborazione.

“La crisi idrica – si legge nella missiva del Sindaco Mitrano diretta all’Ing. Besson – che ha colpito e continua a colpire le città del golfo, acquisisce ogni giorno una fisionomia sempre più preoccupante a causa della siccità, che è ormai diventato un problema molto grave: si accentua di anno in anno e colpisce l’intera penisola italiana con particolare riferimento all’Italia centro-meridionale.

La crisi idrica è arrivata persino a Roma. La siccità che ha colpito buona parte della Penisola sta mandando in sofferenza anche la Città Eterna, fino ad oggi considerata al sicuro grazie al millenario sistema di sorgenti che gravitano nel suo sottosuolo e che rendono «l’acqua di Roma» unica al mondo. Sarà un’estate da dimenticare per oltre un milione di abitanti che rischia di restare senz’acqua. Quella appena trascorsa è stata la stagione meno piovosa dal 2009 con la conseguenza che siccità e aumento delle temperature hanno prosciugato le falde.

Dunque, Roma e province sono sotto la morsa della siccità, ampiamente al di sotto dei limiti di guardia sono tutti gli invasi. Ma tra le sue province l’esempio più eclatante è quello di Latina, con una dispersione che supera il 60%. Le perdite hanno acuito gli effetti della siccità, portando a dover razionare l’acqua in tutto il sud della provincia.
Poiché nostro obiettivo è di limitare il più possibile i disagi ai cittadini e di informarli in modo puntuale e tempestivo, riteniamo doveroso ribadire le proposte avanzate dal sottoscritto ed accolte dalla Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti ATO 4 nella riunione del 20 dicembre scorso.

Tale incontro era finalizzato a porre rimedio alla grave carenza d’acqua che, soprattutto durante l’estate 2016, ha attanagliato realtà turistiche quali Formia, Gaeta e Minturno, messe in ginocchio nel momento di maggiore affluenza di turisti.

In quella circostanza sono state discusse e valutate proposte di questa Amministrazione, condivise e convalidate anche da altri sindaci del sud pontino, che sono divenute parte integrante del Programma di Investimenti, adottato dalla Conferenza ATO 4 per superare le criticità dell’area del Golfo di Gaeta e che riguardano investimenti di quasi 12 milioni di euro.

Ma già a settembre l’Amministrazione comunale aveva portato all’attenzione del vertice la drammaticità della situazione vissuta dalla città di Gaeta e dall’intero Golfo nella distribuzione idrica, andando subito al nocciolo della questione: «la necessità assoluta di prendere provvedimenti che in via definitiva eliminassero, o quantomeno riducessero, la carenza d’acqua che si ripresenta ogni anno, e da diversi anni, in forma sempre più acuta».

In quella sede abbiamo sostenuto, in modo chiaro e forte, che due erano le strade da intraprendere immediatamente: aumentare l’approvvigionamento idrico, anche attraverso la creazione di nuovi pozzi di captazione e ridurre la dispersione idrica che è pari al 60%.

Potenziamento dell’approvvigionamento delle centrali di produzione di Capodacqua e Mazzoccolo, realizzazione di un nuovo pozzo di captazione in località 25 Ponti, lavori sulla rete idrica del sud pontino per la riduzione della dispersione idrica ed eventuale desalinizzazione dell’acqua marina: queste le direttrici da noi sollecitate che si sono riempite di forma e contenuto con l’accoglimento definitivo nel Programma degli Investimenti 2016/2019. Un risultato importante raggiunto dalla Conferenza ATO 4, nella consapevolezza che per la soluzione definitiva del problema sarà necessario prevedere fondi stabili per interventi di sistemazione di tutta la rete del sud pontino.

Purtroppo, da qualche settimana, a causa della prolungata assenza di precipitazioni, constatiamo che la situazione delle due centrali di produzione di Capodacqua e Mazzoccolo è critica al punto che non sono in grado di rispondere pienamente alle esigenze di acqua provenienti dal territorio. E ciò sta comportando una notevole riduzione della portata con interruzione del flusso idrico nelle ore notturne, che potrebbe addirittura compromettere la continuità del servizio nel caso tale situazione dovesse persistere.

Intanto, pur consapevoli della lungaggine delle procedure burocratico – amministrative, nel sollecitare il completamento degli interventi sopra descritti ed approvati, per far fronte all’emergenza idrica nella stagione estiva appena iniziata chiediamo di utilizzare l’acqua del mare, attraverso processi di desalinizzazione o dissalazione, come già accennato nella citata conferenza dell’Ato 4 e in analogia a quanto previsto per l’approvvigionamento idrico delle isole di Ponza e Ventotene.

Al giorno d’oggi, la desalinizzazione è diventata una soluzione conveniente per far fronte alla carenza di acqua dolce e servirebbe a colmare per la città di Gaeta – benché in maniera temporanea – il deficit idrico ormai diventato strutturale a causa della siccità che riduce notevolmente la disponibilità di acqua.

Pertanto, alla luce di quanto evidenziato, riteniamo necessario che Acqualatina provveda al noleggio o all’acquisto di moduli e/o impianti di dissalazione dell’acqua marina utilizzando, possibilmente, una nuova tecnologia capace di purificare l’acqua marina sfruttando l’energia solare.

Una cosa è certa: non possiamo più continuare a guardare con sufficienza a queste ipotesi di lavoro dal momento che i dissalatori non richiedono grandi infrastrutture ed in molte parti d’Europa intere metropoli sono all’avanguardia in questo settore.

Pertanto, Le chiediamo di intervenire con cortese sollecitudine ed immediatezza adottando le misure necessarie – già più volte invocate in margine alla riunione dello scorso dicembre – al fine di evitare ulteriori disagi ai cittadini e problematiche igienico-sanitarie”.