Gaeta / Piano antincendio portuale, esercitazione della Guardia Costiera

Attualità Gaeta

GAETA – Si è svolta nel porto commerciale di Gaeta l’esercitazione antincendio, attività addestrativa, pianificata e coordinata dalla Guardia Costiera che, periodicamente, viene organizzata per testare le procedure d’intervento previste dal “Piano antincendio portuale”, adottato dalla Capitaneria di Porto di Gaeta. L’attività ha avuto inizio senza alcun preavviso, con lo scopo di rendere sempre più realistico lo scenario dell’intervento del personale e dei mezzi delle amministrazioni che, a vario titolo, partecipano alle operazioni antincendio. È stato simulato l’incendio a bordo della motocisterna “Jeranto”, ormeggiata alla banchina Cicconardi del porto commerciale di Gaeta.

La sala operativa della Guardia Costiera di Gaeta riceveva, via radio, la richiesta di soccorso da parte del comandante della motocisterna per un incendio divampato in sala macchine, provocando il ferimento di un membro dell’equipaggio. Venivano, quindi, allertati i Vigili del Fuoco per le operazioni di spegnimento ed i militari della Guardia Costiera per verificare le condizioni di sicurezza in banchina. Alle operazioni partecipavano i mezzi navali della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza per garantire la necessaria cornice di sicurezza in mare. Alle operazioni cooperavano i servizi tecnico-nautici – piloti del porto, ormeggiatori e rimorchiatori – per fronteggiare anche un eventuale propagarsi dell’incendio, tale da richiedere il disormeggio della motocisterna.

Il regolare svolgimento delle operazioni di spegnimento veniva assicurato dal personale del Nucleo Operativo Intervento Portuale della Guardia Costiera, che garantiva una cornice di sicurezza a terra, regolando l’accesso in porto ai soli mezzi di soccorso. L’esercitazione, svoltasi sotto il coordinamento della sala operativa della Guardia Costiera di Gaeta, è terminata con l’estinzione dell’incendio e lo sbarco del ferito. Il ripristino della sicurezza sia a bordo della motocisterna che in porto hanno permesso, così, la regolare ripresa delle attività portuali.

L’intera attività, prevista dalla normativa nazionale, è stata condotta nel rispetto delle procedure previste, per quanto riguarda i tempi di intervento, la capacità tecnica e il grado di coordinamento degli Enti e del personale che ha partecipato all’esercitazione.