Santi Cosma e Damiano / Manichino impiccato alla Mancoop, scatta la denuncia

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SANTI COSMA E DAMIANO – Un’intimidazione. Il presidente del Consorzio di viluppo industriale del sud-pontino, l’avvocato Salvatore Forte, si è rivolto al Commissariato di Polizia di Formia per chiedere ed ottenere l’apertura di un’indagine dopo la comparsa, nell’area di ingresso dell’ex stabilimento Evotape, ora Mancoop, a Santi Cosma e Damiano, di un manichino impiccato ad un albero e ai cui piedi compare il volto del consigliere di Forza Italia al comune di Formia. Sullo sfondo di questa intricata storia c’è l’utilizzo di una strategica area industriale in via Porto Galeo. Il Consorzio industriale del sud-pontino nel 2014, su sollecitazione degli stessi dipendenti ex Evotape, avevano chiesto al Tribunale di Latina la disponibilità dell’area secondo quanto prevede la legge 448 del 1998 per i siti industriali provenienti da fallimenti e beneficiari di contributi pubblici.

Il curatore fallimentare dell’ex Evotape, l’avvocato Vincenzo Manciocchi, inoltrò ricorso al Tar che fece, però, prevalere le istanze dell’ente di sviluppo industriale. Tutto finito? Macchè, l’area ex Evotape è un pullulare di iniziative, tutti i capannoni sono stati affittati ad una quarantina di piccole e medie aziende del territorio da parte della Mancoop ma per il consorzio industriale, che si è rivolta alla Procura e al Comune di San Cosma e Damiano, senza averne alcun titolo.

Anzi – a suo dire – si stanno consumando giorno dopo giorno i reati di lottizzazione abusiva, violazione sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e inquinamento ambientale. Per quel fantoccio comparso davanti l’ex mensa dell’Evotape il presidente della Mancoop, Pasquale Erasmo Olivella, intanto è stato denunciato, ha ammesso di averlo posizionato una settimana fa come spaventapasseri e di avervi aggiunto solo successivamente la foto del presidente Forte con un breve manifesto in cui si contesta la volontà del consorzio industriale di gestire l’area ex Manuli.

Saverio Forte