Formia / Formazione della nuova giunta, c’è molta confusione

Formia Politica

FORMIA – Ancora mal di pancia in quella che era sino ad un mese fa la maggioranza del sindaco di Formia Sandro Bartolomeo. La volontà del riconfermato primo cittadino di dar vita ad una Giunta esclusivamente tecnica al posto di quella “azzerata” in occasione dell’approvazione del bilancio di previsione grazie al determinante voto del gruppo consiliare di Forza Italia ha fatto riemergere il fuoco che covava da giorni sotto la cenere. La possibile esclusione dal nuovo esecutivo dell’ex presidente del consiglio comunale Maurizio Tallerini (Pd) e dell’assessore riferimento della lista “Ripartiamo Insieme” Eleonora Zangrillo ha fatto rumore unitamente alla richiesta dei gruppi d’opposizione dei “Centristi per Formia” e di Idea Domani di chiedere la convocazione del consiglio comunale per il rinnovo delle commissioni consiliari per certificare l’esistenza di nuovi equilibri in consiglio comunale dopo la raggiunta e contestata “convergenza” con Forza Italia. Ad insorgere ora con un’incredibile veemenza è niente meno che il capogruppo di “Ripartiamo insieme”, quel Mauro Delle Donne che nel consiglio comunale del 30 marzo – già negli annali per la mancata approvazione del bilancio di previsione – aveva preso le distanze dal collega di gruppo Mattia Zannella ribadendo la sua “lealtà” alla maggioranza (all’epoca di centrosinistra…) e al sindaco in occasione della discussione del documento contabile per il 2017.

Ora è Delle Donne a salire sull’Aventino e a chiedere conferma in un documento la veridicità di alcune indiscrezioni giornalistiche in base alla quale sarebbe il Pd – il partito del sindaco di Formia – a porre un presunto veto sulla riconferma in Giunta dell’assessora alle opere pubbliche nonché vice-sindaco Eleonora Zangrillo. Delle Donne ricorda che l’assessore Zangrillo “è risultata essere la prima eletta della coalizione di centrosinistra, nel corso delle ultime elezioni amministrative che hanno portato alla vittoria del centro sinistra e del sindaco Bartolomeo. La Zangrillo si è dimessa da Consigliere Comunale per ricoprire il ruolo di Assessore; la sua nomina non è stata, quindi, una scelta dettata da gruppi o partiti, bensì una decisione legata ai numeri ed al consenso che ha dimostrato di avere, come riconosciuto dal Sindaco stesso più volte”. Una stoccata diretta il capogruppo Delle Donne la indirizza al Pd (a quale poi vista l’esistenza a Formia di ben tre circoli, ciascuno con una propria caratterizzazione politica?), invitato “prima di porre altri veti o imporre scelte a guardare al proprio interno. Dovrebbe riflettere sulle perdite che la coalizione ha subito in questi anni e ai tanti consiglieri comunali eletti nel centro sinistra che hanno abbandonato la coalizione. E non lavorare alacremente per perdere ulteriori pezzi di questa ormai risicata maggioranza!”. Delle Donne difende il proprio operato, un contribuito – conclude specificando – “sempre corretto e costruttivo, anche nelle votazioni e nel giro di poltrone che – ancor prima della votazione sul Bilancio – tanto scompiglio hanno portato in maggioranza nei mesi scorsi. Penso che sia il momento di smetterla con veti e posizioni sterili, che distruggono anziché costruire. E di pensare, se si è tutti capaci, a governare Formia.”

Secondo un’altra versione sui fatti a chiedere al sindaco l’esclusione dell’assessore Zangrillo nella futura compagine governativa sarebbe stato il gruppo consiliare di Forza Italia con l’alibi politico di dar vita ad un esecutivo completamente formato da tecnici per tentare di concretizzare alcuni dei punti presenti nell’agenda programmatica di fine consiliatura ed in vista dello svolgimento di alcuni appalti che impegneranno il comune di Formia e le proprie casse per i prossimi anni. E non solo per il prossimo…

Intanto torna ad occuparsi delle vicende politico-amministrative del comune d’origine il consigliere regionale di Forza Italia Giuseppe Simeone. Prima del voto sul bilancio di previsione aveva preannunciato il disimpegno degli azzurri formiani perché “i problemi riguardanti la maggioranza che sosteneva il sindaco di Formia Sandro Bartolomeo, e che lo avevano portato a scegliere di dimettersi, dovevano essere risolti al suo interno”. I fatti ed il voto in consiglio hanno detto il contrario e ora Simeone ribadisce il suo pensiero e, cioè, che “i ruoli di maggioranza e di opposizione sono definiti dagli elettori al momento del voto. Dunque quando la maggioranza, uscita dalle elezioni, non è più in grado di governare deve avere il coraggio di passare la mano. Questo ho sempre pensato e questo penso.”

Ma la politica è l’arte dell’impossibile e Simeone sembra quasi giustificare, legittimare l’operato del gruppo consiliare al comune di Forza Italia che, dopo l’ok del coordinatore regionale Senatore Claudio Fazzone, avrebbe consultato ed informato il consigliere regionale di Formia. O almeno. Per Simeone “possono comunque esistere momenti eccezionali in cui l’interesse superiore dei cittadini può, momentaneamente, derogare a questo principio. E questo credo sia quello che è accaduto a Formia. Questo penso sia stato il motore della scelta assunta dai consiglieri di Forza Italia di votare il bilancio di previsione 2017”. E offre la sua personale “ricetta” a nove mesi dalle elegionali regionale per il rinnovo dell’assemblea della Pisana: ”Oggi quello che dobbiamo fare per Formia è spezzare quel limbo in cui è caduta, ormai da venti anni, fatto di mancanza di soluzioni che ne hanno incrinato l’identità, piegato l’economia, acuito le criticità legate alla occupazione, alla viabilità, alla qualità stessa della vita dei suoi cittadini. Su questo, nell’esclusivo interesse della comunità che rappresentiamo, dobbiamo lavorare oltre qualsiasi steccato ideologico come Forza Italia e con tutte le forze politiche che condividono questo progetto non più rinviabile – aggiunge Simeone – Le battaglie di bandiera sono una negazione della politica che deve, in quanto tale, fare il bene dei cittadini che rappresenta, garantire la risoluzione dei problemi, assicurare lo sviluppo”.

Forza Italia di sicuro rigetta al mittente l’accusa di essere una “protesi” della maggioranza (che non c’è più del sindaco Pd Bartolomeo ) ma vuole “restare punto di riferimento per la città. Formia ci chiede un salto di qualità che deve prescindere dalle singole ideologie per confluire nella creazione di una maggioranza compatta su programmi ed obiettivi che possa, dopo aver ottenuto la legittimazione dei cittadini, governare con equilibrio e concretezza. Da questo momento ogni critica è inutile. Oggi è indispensabile aprire una nuova fase per la nostra città, in controtendenza rispetto agli ultimi anni, fatta di progetti e di capacità di realizzarli all’insegna della trasparenza e su cui i cittadini liberamente esprimeranno il prossimo anno il proprio consenso o dissenso”.

Saverio Forte