Gaeta / Piano regolatore, messa in scena dell’amministrazione comunale

Gaeta Politica

GAETA – “Qualche giorno fa, il Sindaco Mitrano e l’Assessore Coscione, hanno messo su una piccola messa in scena, invitando i tecnici (Architetti, Geometri, Ingegneri, Geologi ecc.) ad un’assemblea sul piano regolatore. “Piccola commedia” che si è ripetuta lunedì per la seconda volta. Conclusioni pratiche? Pressoché nulle, limitandosi ad esprimere delle generiche linee di indirizzo, che si sarebbero dovute già definire già qualche anno fa e lasciando spazio a interventi di soggetti, non tecnici, che hanno espresso pareri politici personali, per noi, inopportuni in quel consesso”.

Luigi Passerino, candidato a sindaco per la Coalizione della Città, giudica così le riunioni in tema di piano regolatore che si susseguono allì’interno dell’aula del consiglio comunale proprio a ridosso delle elezioni.

“Questo incontro ha avuto, più che altro, l’odore di campagna elettorale. Ovviamente, da gaetani, siamo contentissimi che l’Amministrazione uscente, finalmente, si sia mostrata interessata a risolvere questo piano strategico per la città. Ci sembra tuttavia umiliante, per i cittadini che sono stati ad ascoltare armati di santa pazienza, sentir parlare di temi così importanti a fine mandato. Così come ci sembra umiliante, per la città, riportare nella campagna elettorale, dopo che se ne è taciuto per cinque anni, il tema della vetreria. L’area ex Avir, e il suo sviluppo, sono certamente temi cruciali, ma le soluzioni sbandierate, negli ultimi giorni, da Mitrano, come l’esproprio per pubblica utilità, sembrano solo spot elettorali se non viene spiegato come può un Comune indebitato come il nostro, acquisire l’area, sgombrarla e realizzare un progetto pubblico, cioè con denaro della collettività. Si agita cioè una bandiera rossa senza ricordare che l’area è attualmente sequestrata ed è in corso un processo penale piuttosto lungo, mentre l’orizzonte certo di questa amministrazione comunale è ormai solo di un mese. Ci sono poi tutta una serie di problematiche, come sul piano di zona C3, che non ci convincono affatto.

Forse, per giustificare il cambio di colore della propria casacca, da azzurra a rossa, il primo cittadino fa proprio un tema caro, guarda caso, ad una certa sinistra. Al di là delle battute, Obiettivo Comune e le forze che compongono la nostra coalizione, ha ben chiaro in mente cosa cercherà di attuare. Inizialmente sarà necessario riorganizzare la macchina amministrativa che doveva essere, nelle intenzioni dell’attuale Amministrazione, “una Ferrari”, ma negli ultimi cinque anni, ha dimostrato, al di là degli interventi “estetici” (front office e ristrutturazioni della casa comunale), di essere una Fiat Duna. Sarà necessario incontrare tutti i Dirigenti e i dipendenti comunali per concordare un assetto degli uffici più efficace, facendo in modo che la macchina diventi, nell’immediato, se non una Ferrari, almeno un’utilitaria moderna, veloce, senza sprechi e consumi e al servizio dei cittadini. Tecnici esterni, che per lavoro devono avere rapporti con gli uffici comunali, mi riferiscono che, anche le pratiche più semplici hanno tempi di approvazione lunghissimi e i tanti professionisti di Gaeta che stanno soffrendo la grande crisi del settore edilizio, devono combattere anche con l’incapacità, non degli impiegati e funzionari comunali, ma degli amministratori attuali che ad oggi, dopo cinque interi anni hanno bloccato la macchina amministrativa. È questa la vera scommessa, non un piano regolatore che ricorda tanto, per la scansione temporale in cui viene tirato fuori, i saldi di fine stagione.

Sarà necessario stabilire linee di indirizzo precise sul P.R.G., e non generiche come fatto da Mitrano e Coscione, chiamando i cittadini e le associazioni di categoria a una vera partecipazione. Gaeta non si può permettere ancora di essere presa in giro e i cittadini non devono essere più costretti a subire le decisioni senza avere la possibilità di proporre idee e soluzioni per la città dove vivono e lavorano.

Bisognerà dare immediatamente seguito all’attuazione del piano particolareggiato dei due centri storici, quello di Gaeta S. Erasmo, già presente ma da aggiornare, perché risalente a circa trent’anni fa, e quello di Porto Salvo, che, nonostante fosse previsto dal P.R.G. vigente, del 1973, non è mai stato attuato. Inoltre sarà redatto il Piano Del Colore che non è
stato mai approntato dalle precedenti amministrazioni e che renderebbe Gaeta ancora più bella e con un aspetto più fedele alla sua storia. Inoltre, alla luce della nuova normativa in vigore (D.P.R. 13/02/2017 n.31), in presenza del Piano Del Colore, alcuni interventi in area vincolata saranno esclusi dall’autorizzazione paesaggistica, quindi con una semplificazione delle procedure amministrative. I problemi urgenti da affrontare sono sempre gli stessi, mai risolti da nessuna giunta, quelli annosi della Piana di S. Agostino, la delocalizzazione dello stadio “Riciniello”, l’uso dell’area dei Cappuccini, lo sviluppo della cantieristica e della portualità turistica e commerciale della costa di levante, il ripristino della littorina e una nuova rete per la mobilità. Si dovrà rendere conforme il Piano Territoriale Paesistico con la nuova programmazione del territorio, conservando e valorizzando l’esistente, con un occhio ai mutamenti ed ai nuovi bisogni del territorio (Rigenerazione Urbana). Questi, e tanti altri, i problemi che stanno a cuore a noi e ai gaetani e che affronteremo nel momento in cui saremo a conoscenza delle effettive risorse a disposizione dell’Amministrazione.

Il confronto con i Dirigenti e i Funzionari comunali servirà anche a capire, non solo le disponibilità economiche del Comune per i grandi progetti, ma anche per quelli piccoli o medi in itinere, e anche per comprendere il loro stato di attuazione. Sarà fondamentale dare continuità a questi progetti, se condivisi. Troppe volte abbiamo assistito ad opere lasciate a metà o realizzate dal Sindaco successivo, a proprio gusto, senza tenere conto di quelle fatte dal Sindaco precedente. Gaeta è piena di marciapiedi, lampioni, arredi urbani, tutti diversi senza un criterio comune. Credo che il Sindaco Mitrano, e alcuni suoi predecessori, fossero malati di “Trionfalite” acuta; c’è stata in passato la cattiva abitudine di annunciare con toni trionfalistici progetti mai realizzati (senza aspettare neanche il normale iter procedurale), oppure, si proclamano epocali varianti urbanistiche nemmeno mai approdate in consiglio comunale. Io posso promettere, del tutto ragionevolmente, che questo non lo farò mai! Aspetterò che i progetti si possano davvero realizzare prima di comunicarlo alla città”.