Formia / Decesso nella villetta di Santo Janni, ancora mistero sulla morte di Langella

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FORMIA – Si infittisce il mistero che aleggia sul decesso di Giuseppe Langella, l’autotrasportatore di 52 anni trovato misteriosamente privo di vita il 3 dicembre scorso all’interno della villetta che occupava, insieme al suo amico, il 41enne Andrea Tamburrino, in via Giovenale, in località Acquatraversa, a Formia. E’ proseguito, infatti, l’incidente probatorio che, chiesto dalla difesa dell’unico indagato in questa misteriosa vicenda, Andrea Tamburrino di Scauri, era iniziato lo scorso dicembre proprio in occasione dello svolgimento dell’autopsia sul cadavere della vittima. Daniele Lucidi, il medico legale nominato dal Gip Tribunale di Cassino Massimo Lo Mastro nell’udienza del 21 febbraio scorso aveva chiesto e ottenuto una proroga dell’esame finalizzato a compiere ulteriori e più approfonditi esami tossicologici.

Ebbene, il perito chimico che lo affianca ha presentato la propria relazione da cui si evince che Langella nelle ore precedenti il suo decesso non ha assunto alcool, alcun tipo di droga e tantomeno sostanze che potessero alterare il suo quadro fisico e psichico. Insomma come e perché è morto il 52enne autotrasportatore originario di Itri ma anni residente a Formia? La conclusione finale spetta ora al perito nominato dal Gip Lo Mastro. Nell’udienza conclusiva del prossimo 18 aprile dell’incidente probatorio dovrà rendere noto il tipo di lesioni che ha provocato il misterioso decesso di Langella. All’incidente probatorio vi stanno partecipando, in forma di contradditorio, anche i consulenti di fiducia del Sostituto Procuratore Chiara D’Orefice, della difesa e della parte civile, rispettivamente Alessandro Mariani, Giancarlo Pacilio e Filippo Marino, tutti interessati a capire se Langella sia stato vittima di un incidente domestico o, peggio ancora, di un omicidio.

Di certo, Langella è morto per un colpo trovato sul capo, forse al termine di una lite con Tamburrino, ma l’autopsia, compiuta il 9 dicembre presso l’obitorio dell’ospedale Santa Scolastica di Cassino, non aveva risolto completamente il rebus chiave di questa intricata vicenda. Nella notifica ricevuta dal Gip a presenziare all’incidente probatorio le parti a febbraio avevano appreso per la prima volta un aspetto significativo: Andrea Tamburrino, dal 22 dicembre scorso rinchiuso nel carcere di Cassino per un cumulo di pena, è ora indagato per omicidio volontario con le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Formia che non si sono mai fermate.

Saverio Forte