Formia / Il Comune “sfratta” alcune associazioni

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FORMIA – Gli occupanti rappresentano il “gotha” del welfare a Formia. Alcuni nomi? Il comitato del sud-pontino della Croce Rossa Italiana, il gruppo della Protezione civile “Ver Sud Pontino”, un’associazione che si occupa del recupero di giovani diversamente abili, quella che raggruppa i finanzieri in congedo e due compagnie teatrali. Praticano da anni attività meritorie sul territorio ma è arrivato il tempo che si trovino una nuova sistemazione ubicativa e operativa. E’ il garbato invito che la dirigente del settore opere pubbliche del Comune di Formia, Stefania Della Notte, ha inviato, attraverso l’avvio di un procedimento in autotutela, ai responsabili delle associazioni che occupano i locali della Regione Lazio ma, gestiti dal comune di Formia, in località ex Enaoli, un tempo di proprietà dall’ente nazionale di assistenza agli orfani dei lavoratori italiani istituito dalla legge 641 del 1978.

L’iniziativa del Comune nasce da due circostanze esterne. La prima è il frutto di una corrispondenza avviata da tempo dal settore finanze e bilancio del comune di Formia che lamentava il mancato e corretto versamento per talune associazioni dei canoni di locazione e delle utenze elettriche e telefoniche, per altre il non corretto rispetto del contratto di comodato d’uso dei locali di via S.Maria Cerquito. Insomma il Comune avrebbe subito un danno erariale che, se non ancora quantificato, è stato considerato “rilevante”. Il procedimento in autotutela dell’architetto Della Notte – preventivo ad un’eventuale indagine conoscitiva della Corte dei Conti – è parallelo ad una corretta iniziativa del collega del settore urbanistica del comune, Sisto Astarita, che aveva chiesto alla Regione Lazio un parere se autorizzare la permanenza in uno stabile dell’ex Enaoli di un gruppo di giovani immigrati in attesa di ottenere l’asilo politico per ragioni umanitarie.

Nonostante il progetto di accoglienza sia stato autorizzato dalla Prefettura al “Gus”, Gruppo umana solidarietà, la Regione ha espresso un nulla osta negativo all’istanza di Astarita. In questa diatriba istituzionale e burocratica è dovuta intervenire la politica ed in quest’ottica il comune ha chiesto l’intervento dell’assessorato al patrimonio della Regione Lazio prima che queste associazioni saranno concretamente “sfrattate” dall’ex Enaoli.

Saverio Forte