Gaeta / Abuso d’ufficio e occupazione di demanio marittimo, indagato il sindaco Mitrano

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GAETA – Abuso di ufficio e occupazione abusiva di demanio marittimo. Per tali reati è stato indagato il sindaco di Gaeta, Cosmo Mitrano. Insieme a lui hanno ricevuto l’avviso di garanzia anche il vicecomandante della polizia locale Mauro Renzi; Pasquale Fusco, dirigente dei settori territorio, sostenibilità ambiente e lavori pubblici; i funzionari Antonio Di Tucci e Pasquale Petrone; Fabio Ciani e Pasquali Monti, ex presidenti dell’Autorità Portuale; Maria Rosaria Casaburi, ex presidente della Cooperativa “Blu Gaeta”. Fusco, Renzi e Di Tucci devono rispondere anche del reato di turbativa d’asta. Secondo le prime informazioni, alla base vi sarebbero delle irregolarità nell’affidamento del servizio di gestione delle strisce blu nelle aree di competenza demaniale. Sotto inchiesta, dunque, l’appalto affidato alla Cooperativa “Blu Gaeta” che ha sostituito la Soes.

LA CONFERENZA STAMPA. Il sindaco Mitrano ha immediatamente convocato una conferenza stampa per le 16,30, nella quale ha ostentato tranquillità e ha ribadito la piena fiducia nella magistratura. Presenti anche i componenti della Giunta Comunale e la maggioranza consiliare. Il primo cittadino ha dichiarato anche di non aver pensato ad una “giustizia a orologeria in campagna elettorale” e specificando che “sono due cose diverse”. “Sono sicuro, anzi sono contento, che se c’è un dubbio si faccia chiarezza”, ha concluso.

L’INCHIESTA. L’inchiesta è partita oltre un anno fa da parte della Guardia di Finanza di Formia. Diverse le visite al palazzo comunale per reperire faldoni e documentazione varia sull’appalto affidato alla Cooperativa “Blu Gaeta”. Sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti i rapporti tra il Comune di Gaeta e l’Autorità Portuale di Civitavecchia, in quanto tutti gli stalli della sosta a pagamento realizzati sul Lungomare Caboto e nel Piazzale Caboto ricadono nel cosiddetto waterfront, ovvero la fascia di pertinenza proprio dell’Authority. Ben 70 parcometri installati a spese della Cooperativa e che non corrisponderebbero a quanto previsto dal capitolato di gara e soprattutto a quanto stabilito dalla Legge di Stabilità 2016. Diverse anche le irregolarità che sarebbero state riscontrate sull’appalto che lega il Comune alla “Blu Gaeta” e sul trattamento dei lavoratori. E ancora, sotto inchiesta l’effettiva competenza del Comune di Gaeta sul demanio. Infatti, nei mesi scorsi la sezione operativa navale della Guardia di Finanza ha compiuto un accesso negli uffici di Gaeta dell’Autorità Portuale per aggiungere nuovi elementi a quelli già raccolti presso il comando dei vigili urbani e la Cooperativa “Blu Gaeta”.