Gaeta / Ecco il monumento della memoria borbonica, Pino Aprile lancia la giornata nazionale

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GAETA – Sono passati 156 anni ma il ricordo delle vittime dell’assedio di Gaeta e delle fucilazioni sommarie che caratterizzarono i primi anni del Regno d’Italia nei cuori dei meridionalisti non si è mai perso. Si è partiti da studi isolati. C’è chi, come Antonio Ciano, ex assessore al demanio del comune di Gaeta per le sue idee è finito anche a processo. Recentemente la svolta, grazie alle opere di Pino Aprile, scrittore e giornalista che ha dato una nuova dignità al mezzogiorno e corroborato con le sue ricerche le teorie storiche revisioniste. Proprio da “Carnefici”, sua ultima opera pubblicata in libreria nel 2017, DSC_0928è nata la proposta di erigere un monumento “per la memoria dei popoli delle Due Sicilie e dei vinti della storia”. A realizzarlo concretamente sarà lo scultore formiano Massimo Patroni Griffi. Il primo step è stato compiuto sabato “nei giardini della fortezza” posizionati in cima ai “Bastioni di Carlo V” da dove è possibile ammirare un panorama mozzafiato sulla spiaggia di Serapo. Sotto un tepido sole primaverile, come accade spesso a Gaeta di febbraio, si sono dati appuntamento alcune centinaia di simpatizzanti neoborbonici provenienti da tutta Italia. Hanno sfilato dietro il “capitano” Alessandro Romano, come da consuetudine ogni anno per ricordare il 13 febbraio 1861. Guidati da Patroni Griffi hanno poi posizionato le prime 26 mattonelle in terracotta che recano incisi i nomi di località oggetto di eccidi. Le prime a compiere il gesto sono state l’assessore alla cultura del comune di Gaeta Francesca Lucreziano, seguita dalla collega di Itri Paola Soscia. DSC_0893Commosso Pino Aprile. “Chi sa – ha detto il giornalista davanti ad una folla arrivata da tutta Italia – deve consegnare la verità che sa agli altri. Abbiamo bisogno di segnacoli, croci, lapidi. Le identità non muoiono mai, riemergono sempre. È un dono avvelenato ma abbiamo il compito di trasmetterlo. Entro pochi giorni, in sei regioni del Sud – ha annunciato il giornalista – verrà presentata una mozione perché il 13 di febbraio diventi il giorno della memoria del genocidio che è stato compiuto al Sud. Voglio vedere se avranno il coraggio di bocciare la proposta”.

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